C.S.I.: recensione di Linea Gotica

Consorzio Suonatori Indipendenti

Linea Gotica

Polygram, 18 Gennaio 1996

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Recensione a cura di Gianluca Crugnola

Sogni e Sintomi.

Sogni e incubi di fine millennio attraversano esistenze in bilico: popoli divisi, combattuti, lo spettro
infernale della guerra, genocidio di civiltà e radici, Sarajevo crocevia di culture soccombe sotto i mortai di
quelli che un tempo erano fratelli e che la stavano uccidendo e bruciando da nemici.

Cupe Vampe salgono dalla città assediata mostrando al mondo intero il lato più freddo, violento dell’animo umano. “Di colpo si fa notte, s’incunea crudo il freddo, la città trema, livida trema…”.

Cupe Vampe: sintomi, conseguenze viscerali della perdita d’integrità morale e innocenza, giovani e non divisi da ideologie e contrapposizioni religiose, spirituali, cattolicesimo e tentazioni miscelati a sangue rappreso, vite gettate nel fango, nelle sabbie mobili di fosse comuni pregne d’odio e corpi mutilati.

“Che i sogni siano sintomi, che i sogni siano segni, sanno i sogni sanno i sogni sanno i sogni”.

Il Consorzio Suonatori Indipendenti, giovani combattenti illuminati dal credo
comunista, si ritrova fedele alla linea e al suo suono ricercato, pieno e talentuoso; elementi che si fondono nel capolavoro pubblicato come secondo album in studio della formazione tosco-emiliana.

I C.S.I. elaborano le tracce incise descrivendo intellettualmente il decadimento del genere umano, un percorso folk elettrificato che viene abbracciato dalla voce drammatica di Lindo Ferretti, gran cerimoniere, sacerdote custode dell’opera filosofica più suggestiva della musica alternativa italiana.

Un viaggio infernale che descrive con poetica inventiva l’orrore della guerra alle porte, il rogo senza fine che attanaglia anime e corpi, divisioni e conflitti personali, empirici, eterei, “oggi è domenica domani si muore, oggi mi vesto di rosso e d’amore…”.

Irata, la perla oscura realizzata dal
Consorzio vive di grande emotività e intensità sonora, distorsioni e macabre liriche.

Linea Gotica è l’immaginario tragitto introspettivo, intimista, visionario, “ho aperto gli occhi dall’orlo increspato, ho visto l’alba blu…”, Blu, che stordisce per bellezza e misticismo, idealmente ispirato nel titolo e significato dal libro dello scrittore partigiano Beppe Fenoglio I ventitré giorni della città di Alba, “Alba la presero in duemila il 10 ottobre, la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944…”.

Linea Gotica: affascinante, emozionante, questo disco riesce ancora a trasmettermi sensazioni profonde e sorprendenti sfaccettature che si rivelano ad ogni ascolto in maniera differente.

Questo il gruppo di Suonatori Indipendenti che a metà degli anni Novanta riunitosi in un casolare della Val D’Orcia ha messo insieme suoni e parole da consegnare alla storia, la guida musicale per il sottobosco italiano, la pietra miliare alternativa che risplende e sempre risplenderà.

Formazione:

Giovanni Lindo Ferretti- voce
Massimo Zamboni- chitarra
Gianni Maroccolo- basso
Francesco Magnelli- tastiere, cori
Giorgio Canali- chitarra, violino, cori
Ginevra di Marco- voce, cori
Marco Parente- batteria

Tracklist:

Cupe Vampe

Sogni e Sintomi

E ti vengo a cercare

Esco

Blu

Linea Gotica

Millenni

L’ora delle tentazioni

Io e Tancredi

Irata

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