Freez: recensione di Always Friends

Freez

Always Friends

Wild Honey Records

4 ottobre 2019

genere: beat, garage rock, brit pop, rockabilly, boogie rock, surf rock, pop punk

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Dopo due EP autoprodotti, la giovane beat garage band vicentina Freez ha pubblicato, lo scorso 4 ottobre, il suo primo album dal titolo Always Friends, edito per Wild Honey Records ed anticipato dall’uscita dei video di Heads e Guess You’r Bipolar.

Chitarre elettroacustiche riverberate e distorte, dai suoni sporchi ma al tempo stesso puliti, con ritmiche che scavano nel florido passato di generi come beat garage, surf rock, boogie rock e psichedelia, uno spiccato senso per la melodia, linee di basso riconducibili al grunge, sbirciando dal buco della serratura le forme sinuose del college rock statunitense degli anni Novanta.

Nulla di innovativo, sia chiaro, ma è sufficiente ascoltare una sola volta questo disco per riconoscere alcuni riferimenti stilistici quali The Sonics, Buddy Holly, Ritchie Valens, Beatles, Weezer e Supergrass e, soprattutto, per capire che siamo di fronte ad un gruppo con una forte personalità, addirittura bipolare, e ad uno dei crack discografici dell’anno corrente.

Tralasciando le tematiche plausibilmente affini al loro contesto anagrafico, il quintetto originario di Schio (il cui nucleo principale è composto da Michele Bellinaso, Niccolò Bressan e Stefano Bressan) impacchetta ed amalgama il tutto con una ostentata attitudine da slacker navigati. Trainati dal timbro sbiascicato e sfrontato del frontman Michele Bellinaso, i Freez pescano dal mazzo del genere rock una serie di sonorità e atmosfere che mescolano con la padronanza dei cruopier da casinò.

Le dieci tracce di Always Friends sono leggere, disincantate e sognanti, con trame sonore all’insegna di un mood rock scanzonato, sgangherato radiofonico, ballabile, divertente, che si trascina in un viaggio on the road che parte dalle vallate dell’Alto Vicentino ed arriva fino ai lidi californiani, raccontando una sorta di manifesto adolescenziale con la pigrizia e l’indolenza di una generazione solitaria che si ferma a contemplare uno scenario silenzioso e desolante, come già intuibile dall’immagine raffigurata nell’artwork.

Membri della band:

Nicolò Bressan: batteria

Stefano Bressan: chitarra

Michele Bellinaso: chitarra, voce

Alessandro Zordan: basso

Riccardo Persico: tastiere

Tracklist:

1. Heads

2. Always Friends

3. Uuh Uuh

4. Bleeding Skies

5. Guess You’r Bipolar

6. Soul

7. Waiting For

8. Probblems

9. Basement

10. Come Back Home

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