KISS: recensione di Asylum

KISS

Asylum

Mercury Records

16 settembre 1985

genere: hard rock, hair metal, glam rock

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

16 settembre 1985: i KISS pubblicano Asylum, il tredicesimo album in studio, pubblicato per l’etichetta discografica Mercury Records.

I KISS, galvanizzati dal discreto successo del precedente disco Animalize e dal suo relativo tour, rientrarono quasi subito in studio per registrarne il sequel.

A metà degli anni ’80 eravamo oramai nel pieno del successo commerciale delle arti grafiche e la società era proiettata verso un modello di comunicazione sempre più accessibile, rapida e di forte impatto visivo.

I tempi erano cambiati, e tutto questo i KISS l’avevano capito bene, tant’è che decisero di lavorare con l’unica prospettiva di ottenere l’approvazione delle radio e di MTV, concentrando, così, i loro sforzi artistici sulla produzione dei videoclip.

Infatti, Asylum venne promosso da ben tre video: Who Wants to Be Lonely, Uh! All Night (una sorta di downgrade di Rock N’ Roll All Nite) e Tears Are Falling, grazie ai quali i KISS raggiunsero il target prefissato, finendo per spopolare su MTV.

Inizialmente, Asylum sembrò confermare il trend della svolta di Animalize, ma dopo poco tempo si rivelò purtroppo un fuoco di paglia.

Purtroppo, il pubblico degli anni ’80 stava cambiando, anche a causa dell’enorme fiorire di nuovi generi e sottogeneri, di nuove mode musicali dapprima di visibilità solamente underground.

I KISS puntarono tutto su canzoni di facile presa, molto orecchiabili ma senza personalità. Asylum era un album costruito a tavolino, in nome del successo usa e getta.

I KISS si erano sempre adeguati ai tempi e alle mode del momento per cavalcare l’onda del successo, un po’ come gli instant team nel mondo del calcio, con l’intento e la speranza di vincere subito.

Però, stavolta, i KISS avevano snaturato troppo la loro storia e la loro esperienza del decennio precedente. Si erano piegati troppo alle regole del mercato, trasformandosi, così, in una generica rock band qualunque. Perché, alla lunga, le leggi del business non fanno prigionieri ed il prezzo da pagare è alto per tutti.

Terminato il tour di Asylum, i KISS decisero di prendersi una pausa di riflessione e un po’ di meritato riposo. Da questa pausa di riflessione vennero fuori alcuni progetti paralleli di ex membri dei Kiss: i Frehley’s Comet di Ace Frehley, i Vinnie Vincent Invasion di Vinnie Vincent ed i Balls of Fire del redivivo e apparentemente disintossicato Peter Criss.

Ma i suddetti progetti paralleli rimasero a galla al massimo un paio d’anni, per poi finire nell’anonimato della sovrapproduzione e ad impolverare gli scaffali di tutte quelle band hair metal di quel periodo.

I KISS, nel frattempo, stavano preparando il ritorno nel 1987 con Crazy Nights, il disco della loro resa ufficiale alle sonorità pop. Del resto, chi vuole rimanere da solo?

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