KiwiBalboa: recensione di Natale In Argentina – 1 novembre 2019

KiwiBalboa

Natale In Argentina

Overdub Recordings/Goodfellas

1 novembre 2019

genere: alternative rock, indie rock pop

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

“Il Natale quando arriva, arriva”.

Citando la popolare frase di Renato Pozzetto di un famoso spot pubblicitario, introduciamo Natale In Argentina, il nuovo album del trio rock genovese KiwiBalboa pubblicato il 1° novembre per Overdub Recordings.

Anticipato dai due singoli Cavalieri Jedi e Magari No, Natale In Argentina (titolo ed ultima traccia del disco) può vantare anche la collaborazione artistica di Davide Auteliano dei Ministri, la regia di Serena Gargani, già al lavoro con gli Ex-Otago, e l’eccellente artwork di Carola Cerbone.

Quella dei KiwiBalboa non è una musica di genere, ma comprende e amalgama i differenti background dei tre eclettici musicisti. Sono passati tre anni dal disco d’esordio Tre Buoni Motivi, il quale raccoglieva contenuti decisamente più cupi, atmosfere buie e sonorità che rendono omaggio al rock tricolore degli anni ’90.

I KiwiBalboa portano avanti, in chiave rock, i turbamenti ed il malessere sociale della scuola dei cantautori genovesi, nata nella città della Lanterna tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60, quella dei Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Fabrizio De André.

Eh si, il titolo del nuovo lavoro discografico della band ligure può ricordare uno dei cinepanettoni dei fratelli Vanzina, che negli anni ’90 riscossero un discreto successo ai botteghini. Avete mai provato ad addobbare una palma vera anziché un abete e festeggiare il Natale in piena estate?

Natale In Argentina è, invece, un album che parla di storie personali, di passione, della vita, di grandi cambiamenti, di speranze, di delusioni d’amore e dei nostri tempi, in cui siamo tutti vittime di fraintendimenti. Tutte queste tematiche le troviamo immerse in un suono più radiofonico e versatile, con una vena compositiva più matura, meno seriosa, che affonda le sue radici nel cantautorato italiano.

Il secondo singolo Magari No è un energico pezzo disco-rock che, in parte, mi ha ha riportato alla mente il sound di Spirito dei Litfiba. Insomma, una bella ed ispirata ventata d’aria fresca. Quanti significati accompagnano la parola Magari.

C’è il sound ipnotico e decadente della titletrack, lo stile retrò-rockabilly di Livello Di Rischio (una versione elettro punk dei Subsonica), la meravigliosa ballad psichedelica Mille, a metà tra Bluvertigo e Jeff Buckley, e la malinconica e romantica Ponte Garibaldi.

Natale In Argentina è l’urgenza di far uscire la voce dal nostro corpo, di comunicare al mondo ciò che siamo. Potrebbe essere interpretato così il disegno in copertina?

La nuova release dei KiwiBalboa sviluppa melodie pulp accattivanti, dirette, colorate, scanzonate, agrodolci, malinconiche, nostalgiche e coinvolgenti: un rock fresco, dinamico e divertente, nel quale i problemi universali si fondono insieme e diventano storie del vissuto quotidiano, raccontate attraverso l’assurdità della vita, di personaggi stravaganti e dei nostri improbabili alter ego. Come nei video di Cavalieri Jedi e Magari No.

Il tema della confusione e dell’attesa (Ma quando arrivi tu…) descritte davanti ad un ascensore, il quale aprirà le sue porte su un ipotetico domani, che però non verrà mai mostrato. L’ascensore dei KiwiBalboa è una metafora del tempo, una possibilità di incontri assurdi e di cambiamenti, un qualcosa di inaspettato che scuote il nostro stato passivo di indolenza. oppure un luogo tutto nuovo, un territorio musicale ancora da scoprire ed esplorare.

Alla fine, in quel di Genova arriveranno tutti: anarchici, politici, rapper, alieni, Cavalieri Jedi, De Andrè e Ziggy Stardust.

Preparatevi, perché… Questo sarà l’anno del dragone dei Kiwibalboa. Che lo vogliate o meno!

Tracklist:

Membri della band:

Tommaso Dogliotti: voce e chitarra

Stefano Previtera: basso e cori

Amedeo Marci: batteria e cori

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