Bret Michaels: 15 marzo 1963

15 marzo 1963. Nasce Bret Michaels, cantante, chitarrista e leader dei Poison. Un bel pezzo di manzo, per la gioia del pubblico femminile.

I Poison avevano portato il glam rock degli anni ’80 al capolinea, e forse non poteva che andare così. Prima che la band diventasse famosa, il batterista Rikki Rockett era un parrucchiere, anche se non credo che qualcuno lo sapesse all’epoca.

Sulla copertina del loro debut album ‘Look What The Cat Dragged In’, i Poison non solo sembravano delle ragazze, sembravano addirittura delle belle ragazze.

Somigliavano a delle cartomanti, e le loro canzoni parlavano di ragazze e di pompini.

Chi comprava le loro cassette, o compact disc, se ne fregava di cosa rappresentasse la band, o comunque non era così rilevante.

‘Nothin’ But A Good Time’ divenne un inno rock degli anni ’80, fu la ‘Rock and Roll All Nite’ della generazione degli Ottanta, o quantomeno lo fu per i Poison.

Se i Black Sabbath possono essere definiti come i più heavy dell’heavy, i Poison erano i più glam del glam. Look e musica, tutto era glam nei Poison.

I Poison non potevano nemmeno essere definiti una band metal, sebbene fossero presenti in tutte le riviste heavy metal.

Non c’era nulla di metallico, o heavy, nel loro materiale discografico. Se penso a dei suoni metal, i primi che mi vengono in mente sono i Motörhead, gli Iron Maiden, i Metallica, ma sicuramente non la musica di Brett Michaels e soci.

Però, i Poison ebbero il merito di contribuire al rafforzamento dell’identità del loro genere in quel periodo musicale, un po’ come i Led Zeppelin, che rappresentarono la struttura della rock band per antonomasia, soprattutto dal vivo.

I Black Sabbath erano cresciuti nell’area fortemente depressa e di disperazione sociale di Birmingham, i Poison sono figli della cupa e industrializzata Pennsylvania. E probabilmente, questo è l’unico filo conduttore tra i due gruppi.

I Poison, negli anni ’80, diventarono famosi perché il loro era un credo superficiale, senza pretese o messaggi subliminali, insomma, una forma d’arte votata alla spensieratezza, all’intrattenimento.

I Poison non si volevano solo divertire, ma chiedevano al mondo perché avrebbero dovuto volere qualcos’altro. D’altronde erano gli anni ’80, come dargli torto.

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