Maldimarte: recensione di Vicini Di Caos

Maldimarte

Vicini Di Caos (EP)

Alka Record Label

26 marzo 2021

genere: emo-power, rock cantautorale
_______________

Recensione a cura di Andrea Musumeci

Il 26 marzo è uscito Vicini Di Caos, l’EP d’esordio del collettivo agrigentino Maldimarte, distribuito da Alka Record Label, registrato presso gli Animal House Studio di Ferrara e anticipato dall’uscita del singolo Respirerò.

Con alle spalle un sostanzioso sodalizio ultradecennale e una vita dedicata al rock n’ roll, tra palchi e home studio, Vincenzo Genuardi, in arte Cazzola, e Domenico Mistretta (due costole dei Vynilica) si regalano una seconda vita artistica con la pubblicazione di questa nuova opera discografica.

Le quattro tracce di Vicini Di Caos, cantate in italiano e dal sound emo-power diretto e accattivante, ci raccontano, con sguardo malinconico, nostalgico, sognante e al tempo stesso rabbioso, il romanzo distopico della contemporaneità in cui siamo finiti tutti quanti, al tempo stesso distanziati e congiunti nel caos; uno scenario sempre più intrappolato nella cornice dell’emergenza quotidiana, dove ogni attività sociale sembra aver smarrito qualsiasi forma di prospettiva e profondità.

Attraverso trame tematiche introspettive, che sottolineano l’instabilità emotiva e culturale di questa società, tra depressione cronica persistente, disempatia, disillusione, soffocamento, cieco individualismo, ipocrisia, nichilismo passivo, rassegnazione, percezioni distorte e bruciori di stomaco, i Maldimarte ci descrivono l’involuzione di un presente fatto di parallelismi e dicotomie, di logiche sconvolte e capovolte in nome del capitalismo e del consumismo, di un’attualità piena di incognite che profuma sempre meno di futuro, in cui ogni cosa è rimessa in discussione.

Uno spartito che, sotto l’aspetto testuale e delle atmosfere, mediante ritmiche dall’incedere sostenuto e riflessivi interludi arpeggiati, si muove in equilibrio sui riverberi di sonorità melodiche, graffiate, agrodolci e cariche di pathos, cercando di assolvere alla propria missione catartica per mezzo dei viscerali inneschi lirico-emotivi di Vincenzo Genuardi.

Dal punto vista della composizione strumentale, i Maldimarte mettono in mostra un ventaglio di pagine sonore dall’impatto immediato, omogeneo, passionale, orecchiabile e dall’impronta marcatamente emo-power, che se da una parte trae ispirazione da quel retrogusto alternative e cantautorale ascrivibile al malessere intestino degli anni ’90, dall’altra sfocia sulle inflazionate e sbiadite sponde dell’indie rock tricolore dei Duemila, colorando il tutto in salsa etnica ed esotica.

La desolante sensazione è che il mondo non sarà più lo stesso, che saremo costretti a riadattare la misura dei nostri sogni, eppure resta viva la speranza etica e filosofica, una volta usciti da questa lunga fase esistenziale vissuta in totale apnea, di riabbracciare almeno uno spiraglio di vecchia normalità e, soprattutto, di tornare finalmente a respirare, liberandoci gradualmente dalla schiavitù degli algoritmi.

Facebook: Maldimarte

Membri della band:

Vincenzo Genuardi: voce e chitarra

Domenico Mistretta: chitarra

Domenico Sabella: basso (Distimia e Oro Logico)

Michele Guberti: basso (Respirerò e Pirenei)

Emanuele Zappaterra: batteria

Tracklist:

1. Respirerò

2. Distimia

3. Oro Logico

4. Pirenei

© 2021, Fotografie ROCK. All rights reserved.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.