Caluvia: recensione di Insane – 22 marzo 2020

Caluvia

Insane

Taxi Driver Records

22 marzo 2020

genere: stoner, psych, fuzz, heavy blues

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Il 22 marzo 2020, per Taxi Driver Records, è uscito Insane, il primo album ufficiale dei Caluvia.

Una vecchia pubblicità, entrata nel cuore di molti tifosi e appassionati di calcio, diceva che “la potenza è nulla senza controllo ”. Ecco, le due cose in questo disco combaciano alla perfezione; ma andiamo con ordine.

Musicalmente, ci troviamo di fronte a un lavoro pensato, realizzato e suonato con maestria, dove una serie di elementi grunge, alternative e industrial vanno a contaminare la forte matrice stoner rock, anima del sound del complesso. A eccezione della breve intro, intitolata Tucumcari, l’album si apre con quelli che sono i due pezzi migliori dell’intera pubblicazione, ossia Insane e Wino.

Entrambi fungono da ottima spiegazione per il concetto di potenza e controllo esposto poc’anzi. Le sonorità sono, infatti, piene e sostanziose, con giri di basso corposi (oltre che ben studiati) e chitarre distorte, le quali però seguono il fil rouge del disco, rispettandone le atmosfere e le melodie anche in occasione degli assoli, sparsi tra le canzoni, e delle variazioni sul tema (come, ad esempio, i cambi di ritmo nella title track).

In seguito a questa bellissima apertura, la composizione si “stabilizza”, seguendo la strada fino a quel punto tracciata e mettendo in mostra un’anima scura che sa intensificarsi e rilassarsi all’occorrenza, incarnando egregiamente lo stile e il messaggio delle canzoni. Il gran finale è rappresentato da Bully, capitolo conclusivo del progetto, che presenta una ritmica terzinata e sincopata, oltre che una musicalità e una stesura vocale che si discostano leggermente dal mood generale dell’opera, lasciandoci così con una piacevole nota di colore aggiuntiva.

Nell’aspetto vocale di Insane, si manifesta una delle caratteristiche migliori dell’intero lavoro. Le linee vocali sono infatti melodiche e ben eseguite, tra cantati più leggeri e altri più coinvolgenti
dal punto di vista emotivo, i quali però, non tralasciando mai le atmosfere dettate dai musicisti, operano un grande ruolo di completamento e di armonia tra le componenti musicali, andando così
a intensificare i legami tra una traccia e l’altra.

Questi contengono caratteristiche dell’hard rock anni ’80 e, ovviamente, di tutti i generi indicati in apertura nella nostra analisi, i quali disegnano l’identikit della band senese. I testi sono cupi e tormentati, uno sguardo tagliente della psiche che caratterizza molte pubblicazioni del rock più vicino, in linea temporale, ai giorni nostri.

In aggiunta, possiamo dire solamente che Insane è un album ambizioso e ben eseguito, in grado di manifestare tutto il proprio potenziale attraverso la bravura dei suoi musicisti, e che i Caluvia sono
sicuramente un gruppo da “tenere d’occhio” anche per il futuro, visto e considerato il loro grandissimo margine di crescita ed il loro indiscutibile talento.

Alberto Maccagno

TRACKLIST:

1. Tucumcari

2. Insane

3. Wino

4. Goat’s Friend

5. Evil

6. Flip Out

7. Jack

8. Bully

FORMAZIONE:

Luca Corsini – voce, chitarra

Matteo Verdicchio – basso, voce

Leonardo Boccacci – batteria

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