Artichokes
Toska
12 aprile 2019
Overdub Recordings
post-rock industrial
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È uscito Toska, il primo singolo degli Artichokes, estratto da Flashbulbs, secondo album in studio per la band ligure, prodotto dagli stessi Artichokes e pubblicato per la Overdub Recordings, la stessa etichetta discografica dei GarageVentiNove, dei Katiuscia e dei Laika Nello Spazio, tanto per fare qualche nome.
Il video, diretto da Anthony D’Aguì, ha come tema l’ambiente e ci mostra, attraverso una sequenza suggestiva di immagini, tutte le meraviglie della natura; il tutto accompagnato da un sound post-rock industrial, interamente strumentale, con una sezione ritmica davvero eccellente.
Toska, che potrebbe essere tranquillamente la sigla ufficiale di National Geographic, attinge da diverse fonti d’ispirazione sonore, come The Cure, Tangerine Dream, Porcupine Tree e Deproducers.
Ma cosa significa il termine toska?
“Al suo grado più lieve è un dolore sordo dell’anima, un desiderio senza oggetto, uno struggimento che duole, una vaga irrequietezza, uno spasimo mentale, una brama. In casi particolari può essere il desiderio specifico di qualcuno o di qualcosa, nostalgia, mal d’amore. Al suo grado più basso, diventa noia”.
Con queste parole lo scrittore Vladimir Nabokov descriveva la toska, una parola russa che in italiano non possiede una traduzione valida a spiegarne o almeno a tentare di estrapolarne il significato. Una sensazione che è molto di più della nostalgia, una grande angoscia che affiora nel nostro interno senza apparente motivo.
Questo è il significato di questo nuovo singolo degli Artichokes: la nostalgia e l’irrequietezza del nostro tempo, ed il desiderio rinnovato di guardare dentro se stessi, attraverso la bellezza del nostro ambiente, del nostro ‘giardino’.
Formazione:
Anthony D’Aguì – chitarra-voce
Andrea De Thomatis – basso-synth
Lorenzo Lanteri – batteria
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