Ted Bundy – Fascino Criminale

Esce oggi nelle sale il film ‘Ted Bundy – Fascino Criminale’, che narra la storia del più celebre dei serial killer americani.

Nel cast, anche il ‘nostro’ James Hetfield, ma quello che vogliamo raccontarvi oggi è un inquietante aneddoto riguardante Debbie Harry, voce delle Blondie.

“Primi anni Settanta. Debbie Harry è ancora un’adolescente, i Blondie lontani da venire. È tardi, lei è nel Lower East Side, la zona ispanica di Manhattan, piena di locali giusti, ma poco raccomandabile soprattutto a quell’ora della sera. Anzi, è già notte. Debbie vuole raggiungere un club dove si fa buona musica. È a pochi isolati di distanza, ma preferisce un taxi, invece di camminare. Più sicuro.

Nessun taxi nei paraggi, come in ogni film dell’orrore che si rispetti.

Accosta una macchina bianca. Alla guida c’è un ragazzo.

‘Vieni, ti do un passaggio’.

Lei continua ad aspettare che si materializzi un taxi. Niente, nessun taxi.

Alla fine Debbie sale.

È piena estate e Debbie si stupisce che i finestrini siano alzati. Fa per aprirli, ma si rende conto che non è possibile. Non c’è la manopola che alza e abbassa il finestrino, non c’è la maniglia per aprire la porta. Tutto è staccato.

Debbie comincia ad avere paura. Riesce in qualche modo ad aprire la porta con una spallata secca, forte. Comincia a correre per le strade di New York, sperando che quel ragazzo non la insegua.

Quindici anni dopo, vedendo una foto sul giornale, riconosce in quel ragazzo Ted Bundy, un serial killer.

E anche se Ann Rule, autrice di un libro su Ted Bundy, sostiene che in quegli anni il serial killer non si sia mai affacciato a New York e non abbia mai avuto quel tipo di macchina, la storia fa comunque paura.”

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