Michele Anelli: recensione di Sotto il Cielo di Memphis

Michele Anelli

Sotto il Cielo di Memphis

Delta Records & Promotion

4 luglio 2021

genere: folk rock, canzone d’autore, cantautorato italiano, funk, soul, R&B, soft rock

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

A distanza di tre anni dalla pubblicazione di Divertente Importante, e con un’esperienza musicale ormai pluritrentennale alle spalle, il navigato cantautore e scrittore Michele Anelli manda alle stampe il suo quarto album solista dal titolo Sotto il Cielo di Memphis, edito per l’etichetta Delta Records & Promotion, mixato da Taketo Gohara e anticipato dall’uscita dei singoli Appunti e Fino All’ultimo Respiro.

Il nuovo disco dell’ex Groovers e Thee Stolen Cars, pubblicato in tre versioni (LP, 45 giri e CD), è un vero e proprio tuffo nel passato, un omaggio alla città di Memphis, una delle capitali della musica americana, quella nera in particolare: un viaggio immaginifico “on the road” nelle terre rurali del Tennessee, che scivola nelle acque torbide del Delta del Mississippi, fiume simbolo di libertà, fino a sconfinare nei Fame Recording Studio del vicino Alabama.

Quello di Michele Anelli è il tentativo (riuscito) di trascrivere in musica, con leggerezza e malinconia, le atmosfere e gli antichi profumi di Memphis; rifugio artistico di riferimento per ogni musicista che si rispetti, nonché luogo di culto che racconta la storia e lo spirito del soul, del blues, del rock’n’roll, del jazz, del country, del gospel e, soprattutto, di Elvis Presley.

A Memphis, emozioni e ricordi si susseguono e si rincorrono sulle strade di Kerouac, sui solchi dei vinili sfrigolanti dei vecchi bluesman, tra Cadillac, Harley Davidson e Jack Daniel’s, nello stile georgiano coloniale e country dei celeberrimi Sun Studio di Sam Phillips (dove suonarono artisti di fama mondiale quali Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, Ike Turner, BB King, Roy Orbison ed Elvis Presley), prendendo forma nel nuovo take discografico di Michele Anelli.

Sotto il Cielo di Memphis, come dichiarato nel comunicato stampa dell’artista piemontese, è un progetto musicale che nasce dopo un viaggio negli Stati Uniti, come un sogno nel cassetto che, accarezzato a lungo, è divenuto realtà. La realizzazione di un sogno che, spesso, consiste nel mettere a posto i propri ricordi e le scelte mai comprese, lasciando andare quel passato che nessuno potrà mai cambiare.

Anche Michele Anelli, così come tanti altri prima di lui, non ha resistito al fascino contagioso, magnetico, sciamanico e storico di Memphis, decidendo di ispirarsi e comporre la sua nuova opera sull’onda emotiva di quella suggestione oltreoceanica, avvalendosi della collaborazione dei Goosebumps bros., band nostrana composta da Cesare Nolli alla chitarra, Paolo Legramandi al basso e Nik Taccori alla batteria, ai quali si sono aggiunti Andrea Lentullo alle tastiere ed Elia Anelli alla chitarra elettrica.

Con Sotto il Cielo di Memphis, Michele Anelli dà risalto sia alla texture sonora che alla tradizione scritturale delle canzoni, integrando il cuore analogico e bollente del soul rock di Memphis a certa identità di natura esotico-mediterranea e a certe inflessioni vocali affini al cantautorato tricolore dei Battisti, Battiato e Finardi, arricchendo il tutto con effetti riverberati, a tratti quasi black/garage, che stabiliscono un ponte spirituale tra jam di chitarre ruvide e sentimentali alla Neil Young e Santana, lontani echi di psichedelia western, cromature R&B funkeggianti dalle linee frizzanti, rugginose e coinvolgenti, ariose e magiche tessiture synth ed intense e carezzevoli ballate folk agresti da tramonti nelle praterie solitarie e dal taglio agrodolce e Springsteeniano.

Il risultato è una sorta di autobiografia che fluisce tra appunti di vita, pezzi di carta e fogli sparsi, con il pensiero costantemente rivolto al sogno americano e, sotto l’aspetto metaforico, alle rughe del tempo, alle lancette dell’orologio che scorrono inesorabilmente, pesando il valore dell’esperienza, dell’apprendimento, dell’evoluzione e della crescita, facendo pace coi propri demoni e tesoro delle difficoltà e delle battaglie individuali.

Il tutto mescolando voglia di libertà e ripensamenti, paure e coraggio, passioni e sentimenti, lacrime e sorrisi, momenti di timidezza e introspezione, illusioni e disillusioni, col gusto di rievocare quel suono frangiato e vintage custodito nei nastri d’epoca, adagiandosi con passo lento e melodiosa sensibilità sul repertorio classico del cantautorato tricolore e del rock’n’roll di stampo sixties e seventies.

Esistono luoghi, incontri e viaggi che prima o poi segnano il percorso della nostra vita, modificandone le traiettorie emozionali, penetrando sottopelle e determinando, nel bene e nel male, un cambio di rotta e un arricchimento personale: un viaggio inteso come cambiamento interiore che, tra salite e discese, va a recuperare pezzi del proprio vissuto, alla riscoperta delle proprie radici e quale presa di coscienza di sé, cercando conforto nei sorrisi familiari e riscatto dagli sguardi convenzionali di tutti i giorni.

Sotto il Cielo di Memphis segna, pertanto, una rinnovata maturità espressiva; un disco liberatorio attraverso il quale Michele Anelli, perfezionando con pazienza una sorta di quadratura del cerchio e di conciliazione tra i tempi andati, le trappole del presente, la consapevolezza delle proprie imperfezioni e l’incertezza del domani, dispensa tutto quel grande senso della musica che si porta dentro e che non può essere racchiuso all’interno di una cornice puramente musicale, ma continuando a inseguire e corteggiare fantasie ancora vivide, insieme alla necessità di restituire un colore alle meraviglie di questo mondo.

Citando Hank Moody: “Le città non cambiano le persone. Neanche le persone cambiano le persone. Siamo quello che siamo”.

Membri della band:

Michele Anelli: voce

Cesare Nolli: chitarra

Paolo Legramandi: basso

Nik Taccori: batteria

Con la partecipazione di:

Andrea Lentullo: tastiere

Elia Anelli: chitarra elettrica

Tracklist LP:

1. Appunti

2. Quello che ho

3. Tenerezza

4. Fino all’ultimo respiro

5. Ballata arida

6. È solo un gioco

7. Spalo nuvole

8. Sono chi sono

Singoli 45 giri:

1. Ballata arida (Fame Recording Studio)

2. Escluso il cielo (Fame Recording Studio)

Bonus track CD:

1. Ho sparato al domani (demo)

2. Il figlio (demo)

3. Giovanni e il R’N’R come cura contro l’indifferenza (demo)

4. Sempione 71 (demo live in studio)

5. Resta libero (demo live in studio)

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