Mojoshine
Parto Naturale
Overdub Recordings
16 febbraio 2024
genere: alt-rock, psych garage, funk blues, grunge
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Recensione a cura di Andrea Musumeci
A distanza di cinque anni dall’esordio discografico con La Colpa Non È Tua, e con alle spalle un’intensa attività live, la band abruzzese Mojoshine torna a graffiare con il suo secondo album intitolato Parto Naturale, edito per Overdub Recordings.
Stimolati delle molteplici sfumature dell’animo umano, e sollecitati dal complesso rapporto della triade uomo, ambiente e mondo animale, i marsicani Mojoshine – composti da Patrizio De Luca alla voce e chitarra, Maria Loreta Forgione alla voce, Mattia Sabatini alla batteria, Pierpaolo Battista alla chitarra e Toni Di Marzio al basso – continuano ad alimentare la loro fertilità compositiva e a soffiare sulla brace del cosiddetto alternative rock, mostrando sia la volontà di riportare alla luce quell’intensa alchimia emotiva, sia il bisogno di tradurre in musica esperienze e riflessioni personali. “Un alternative rock fatto a mano, di bottega”, come amano definirlo gli stessi componenti della band.
Con questo sequel autorale, i Mojoshine ripartono da un viaggio profondo, intimo ed evocativo raccolto in sei brani inediti, attraverso una costante tensione strumentale di combinazioni soniche e umorali, che progredisce nel ventre di riff granitici e infuocati, linee ritmiche vigorose e pulsanti, liriche in italiano tanto dirette quanto ermetiche, atmosfere dark-rock che alludono ai The Cult (Tutto Il Resto È Oscenità), svisate elettroacustiche ipnotiche di radice funk-blues e melodie allucinate dai forti echi grunge (Il Lupo e il Solengo).
Così, mentre il formicolio testuale si fa accompagnare per mano dalla complicità armonica tra le parti vocali di Maria Loreta Forgione e Patrizio De Luca, i Mojoshine riescono a coniugare suggestioni tematiche e simboliche, trasformando alcuni aspetti dell’astrofisica in metafora della vita umana, con le stelle di neutroni a rappresentare la parabola della decadenza della vita umana, tanto nel setaccio percettivo tra realtà e sogno, quanto nel perenne interscambio tra gravità e materia.
Proiettandosi nelle oscenità umanistiche dei nostri giorni, tra condizionamenti sociali, nuovi meccanismi del conformismo e ristagno emozionale, con Parto Naturale i Mojoshine provano a rintracciare una piccola scintilla di resistenza, e sopravvivenza, nel coraggio di fuggire (“al cuore la fuga deve tutto”), di svincolarsi dalle grandi manovre pianificate e dalle esistenze calcolate, quale opportunità evolutiva per correggere la direzione di certi comportamenti, e non solo come sottrazione alle proprie responsabilità.
Ed è in questa concezione di mondo nuovo, fatta di semi vuoti, bellezza sfiorita e regole compromissorie, che iniziamo ad accarezzare sempre più l’idea che in futuro saremo noi i fossili di questo pianeta, le sostanze tossiche da smaltire.
Tracklist:
1. Stella di Neutroni 2. Fuga 3. Camino Spento 4. La Colpa Non È Tua 5. Il Lupo e il Solengo 6. Tutto Il Resto È Oscenità
Membri della band:
Patrizio De Luca alla voce e chitarra, Maria Loreta Forgione alla voce, Mattia Sabatini alla batteria, Pierpaolo Battista alla chitarra e Toni Di Marzio al basso
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