19 marzo 1982. Muore Randy Rhoads. Annoverato tra i più talentuosi e influenti chitarristi della scena metal degli anni Ottanta ha militato dapprima nei Quiet Riot e successivamente nella band di Ozzy Osbourne. Il giovane chitarrista contribuì notevolmente al successo di ‘Blizzard of Ozz'(1980) e ‘Diary of a Madman’ (1981).
Indimenticabile la chitarra di Randy Rhoads soprattutto in ‘Mr. Crowley, canzone dedicata ad Aleister Crowley’, mago dell’occulto che aveva tra i suoi adepti molte rockstar, a partire da Jimmy Page. Ma Randy Rhoads non era appassionato di quell’argomento, pensava solo al metallo pesante.
Il 19 marzo 1982, dopo un concerto al Civic Coliseum di Knoxville nel Tennessee, la band di Ozzy si mise in viaggio verso Orlando, Florida, dove avrebbe partecipato al Super Bowl con i Foreigner e Brian Adams. Lungo la strada, il bus si fermò a casa dell’autista, Andrew C. Aycock, che viveva a Leesburg.
Arrivarono alle otto del mattino. Molti musicisti e roadies rimasero sul bus a dormire, mentre altri, tra cui Randy Rhoads e la parrucchiera di Ozzy, Rachel Youngblood, andarono a far visita a Jerry Calhoun, un musicista country. Quando Aycock vide il Beechcraft Bonanza di Calhoun parcheggiato nell’hangar, disse che lui non era solo un autista di bus, ma aveva un brevetto di pilota. Convinse il manager e il tastierista di Ozzy a fare un giro. Pochi minuti a bassa quota, alle nove erano di nuovo a terra.
Ma Aycock aveva ancora voglia di volare.
Fece salire Rachel e Randy, quest’ultimo felice perché avrebbe fatto un pò di foto dall’alto. Aycock si spinse oltre. Per tre volte sfiorò il bus della band con l’intento di svegliare e forse spaventare i musicisti che dormivano e far vedere che lui non era solo un misero autista di bus.
La quarta volta fu fatale. L’ala sinistra dell’aereo toccò il bus, perse l’equilibrio e andò a schiantarsi contro un albero di pino e poi contro il garage della casa di Calhoun. Randy Rhoads morì nell’impatto, insieme a Rachel ed Aycock.
L’inchiesta svelò che il pilota si era appena fatto di cocaina e che il suo brevetto di pilota non era più valido.
Tragicamente e curiosamente, la morte di Randy Rhoads avvenne proprio alla vigilia dell’Equinozio degli Dei di Aleister Crowley.
Cinque anni dopo il tragico incidente, il 19 marzo del 1987, Ozzy Osbourne pubblicò l’album ‘Tribute’, in memoria del suo chitarrista e amico Randy Rhoads, un live registrato durante il ‘Blizzard of Ozz Tour’, tra il 1980 ed il 1981.
Riguardo al tragico evento, Ozzy dichiarò: “Non ho rimpianti, tranne quello di non essere stato lì quel giorno per impedire a Randy di salire su quell’aereo”.
“Se non fosse per la sua morte, nel 1982, in quell’incidente aereo, la sua già enorme influenza sulla chitarra-heavy metal sarebbe aumentata di cento volte”. (Rolling Stone)
E noi, non possiamo che essere d’accordo con le parole della rivista Rolling Stone.
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