Nella fredda giornata di mercoledì 5 febbraio, il Traffic di Roma è stato sorpreso da un caldo desertico.
Una serata stoner che ha visto headliner della serata il supergruppo Mondo Generator dell’ex Kyuss e Queens of the Stone Age Nick Oliveri.
A scaldare il pubblico nell’attesa ci hanno pensato gli Stonewood e i Solar Mantra, due band che orbitano da anni nella scena stoner romana.
I primi a salire sul palco sono stati gli Stonewood, che optano per una selezione di pezzi del loro album
omonimo con l’aggiunta di nuove canzoni. L’impatto sonoro è diretto, veloce e divertente, mentre le nuove canzoni incuriosiscono il pubblico.
Quando salgono i Solar Mantra le atmosfere si fanno più stratificate ed i suoni sono gravi e profondi. La band ha inserito in scaletta brani dal loro EP di recente pubblicazione. Il live è granitico e coinvolgente, frutto di una buona chimica tra i nuovi componenti del gruppo. I Solar Mantra sono una garanzia.
Finalmente è il turno dei Mondo Generator, quando l’atmosfera è già torrida. Ovviamente, partono in quarta. Le canzoni del nuovo disco, Fuck It, sono immediate e hanno una forte attitudine hardcore: Turboner e la titletrack Fuck It ne sono un valido esempio. Mike Amster (Nebula), alla batteria, fa un lavoro spettacolare: su Up Against The Void è instancabile e trascinante, un vero treno in corsa. Ma è quando Oliveri intona le note di Green Machine che scoppia il delirio. La nostalgia prende il sopravvento e dalla periferia romana si viene teletrasportati sulle strade del deserto californiano. C’è spazio anche per canzoni dei Queens of the Stone Age come Gonna Leave You e Millionare, con cui i Mondo Generator salutano il pubblico capitolino dopo una serata a dir poco spaziale e rovente.
Francesco Papadia
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