Edda & Marok: recensione di Noio Volevam Suonar

Edda & Marok

Noio; Volevam Suonar

Contempo Records

30 giugno 2020

genere: indie rock

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Recensione a cura di Alberto Maccagno

Il 30 giugno 2020, per Contempo Records, è uscito Noio; Volevam Suonar, il nuovo album gratuito di Edda & Marok.

Noio; Volevam Suonar costituisce un mix di cultura, esperienze e tradizione.

Stefano “Edda” Rampoldi e Gianni “Marok” Maroccolo regalano ai propri fan, nel vero senso della parola, un lavoro intenso e suggestivo, ricco di colori e sfumature.

L’opera si apre con Maranza, introduzione scanzonata e carica di sonorità e influenze space-elettroniche, le quali caratterizzeranno anche capitoli come Madonnina e la particolare Mantrino.

Assolutamente rilevanti sono inoltre una venatura più tipicamente rock, come dimostra l’ironica (e tributante di una certa milanesità) Bebigionson, e un’altra maggiormente legata alla storia della
musica italiana, apprezzabile in Esce Il Sangue Dalla Neve e (soprattutto) in Sognando, cover del celebre brano-scandalo di Don Backy, scritto nel 1971 e riproposto da Mina ben cinque anni dopo, che annovera anche la partecipazione del cantautore toscano.

Il livello artistico delle composizioni e delle liriche risulta elevato e sommariamente omogeneo, riscontrando dei picchi qualitativi nel singolo Servi Dei Servi e in Achille Lauro (miglior canzone contenuta nel progetto), entrambe tracce che portano alla luce angoli più sensibili e intimi dell’animo dei due artisti.

L’unica pecca in quanto proposto sta, come spesso accade, nell’opera di missaggio casalinga, la quale si mostra sporca (più o meno volutamente), rendendo, in diversi frangenti, arduamente comprensibili le linee vocali e le parole che formano i testi.

In conclusione, possiamo dire che Noio; Volevam Suonar sia un’opera valida ed estemporanea, traboccante di romanticismo e amore per la musica, con cui Edda e Marok aggiungono un nuovo
mattoncino nella grande parete del rock italiano indipendente (e non).