Marilyn Manson: recensione di We Are Chaos

Marilyn Manson

We Are Chaos

11 Settembre 2020

Loma Vista

genere: industrial metal, hard rock, dark folk, gothic rock

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Recensione a cura di Chiara Profili

Dopo un digiuno spirituale durato tre anni, i fedeli del Reverendo hanno finalmente potuto saziare le loro anime.

Marilyn Manson e la sua band omonima, dopo il successo di Heaven Upside Down del 2017, sono tornati con un nuovo album, We Are Chaos, uscito l’Undici Settembre, una data che ben si ricollega al caos menzionato nel titolo.

Va specificato che il disco era già pronto all’inizio di gennaio e che perciò non vi sono riferimenti, per fortuna, allo sventurato periodo storico che stiamo vivendo (le canzoni sulla quarantena hanno alquanto stancato).

Tanto, nel caos, ci sguazzavamo pure prima.

Potranno dunque sembrarci in apparenza profetici alcuni versi della title track.

We are sick, fucked up and complicated

We are chaos, we can’t be cured

Parole che vanno lette, però, con un’apertura mentale maggiore ed è nella stessa ottica che dovremo procedere all’ascolto di quest’opera, così variegata e sorprendente, spiazzante fin dal primo singolo, ma in conclusione così familiare.

We Are Chaos è una sinfonia di corpose sovrastrutture, che celano solide basi rock and roll e dark folk. La stratificazione quasi orchestrale dei suoni svela, traccia dopo traccia, l’immortale passione di Brian Warner per la melodia, una costante delle sue composizioni, anche di quelle più cupe.

Quest’amalgama di sfumature, da quelle eccentriche del glam rock, a quelle pesanti del metal industriale, passando per quelle un po’ più sporche e ovattate del garage rock, senza dimenticare tutta una serie di atmosfere gotiche anni ’80, fa capo ad una linea guida operistica ed evocativa.

I dieci brani che compongono il melodramma dark rock di Manson sono un sunto di quanto da lui fatto durante tutta la sua carriera e tuttavia risultano freschi, moderni, coinvolgenti, maturi e stupefacenti.

Le ritmiche incalzanti di pezzi come Perfume e Keep My Head Together vanno ad alternarsi a momenti più soft, che trovano la massima espressione nella ‘Lennoniana’ Paint You With My Love, nella semi acustica Broken Needle, e in Half-way & One Step Forward, un brano che potrebbe tranquillamente essere coverizzato con successo da Lana Del Rey.

Marilyn Manson sconvolge tutto e tutti da sempre e così la bandiera americana diventa Red Black and Blue, mentre horror e romanticismo si mescolano in Solve Coagula e Broken Needle. L’eterna contrapposizione tra il bene e il male, tra il bianco e il nero, tra il candore di Marilyn Monroe e la ferocia di Charles Manson.

Il Reverendo resta fedele a se stesso, ritratto nell’artwork che lui stesso ha disegnato e incastonato nel vestito artistico che si è cucito addosso, ma che non è affatto passato di moda.

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