Steven Tyler – Auditorium di Roma

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Roma, 27 Luglio 2018

È la sera dell’eclissi totale di Luna, ma la Cavea dell’Auditorium di Roma non sembra essere la location più adatta per ammirare questo spettacolo astronomico. In effetti, mi trovo lì per assistere ad un altro tipo di show, il concerto di Steven Tyler con la Loving Mary Band.
Alle ore 21 apre le danze la Sisterhood Band, un duo country formato da una coppia di ragazze provenienti da Nashville, Tennessee, di cui una è la figlia di Rod Stewart. Molto talentuose, non c’è che dire.

Il sig. Tallarico, questo il vero cognome di Tyler, di origini calabresi, si fa attendere e sale sul palco alle 22,20.
Scalda subito l’atmosfera con due grandi classici degli Aerosmith, ‘Sweet Emotion’ e ‘Cryin’’.
La band che lo accompagna è per metà al femminile, hanno una bella energia e un sound che si sposa bene con i brani in scaletta. Avendo assistito al concerto degli Aerosmith la scorsa estate, ero un po’ titubante sulla resa degli arrangiamenti di questa band country, che ha invece superato le mie aspettative colmando egregiamente il vuoto lasciato dall’assenza di Joe Perry e compagni.
Lo show prosegue con alcune cover dei Beatles, di cui Tyler è un grande fan.

Steven è un vero frontman, uno dei più grandi di sempre, intrattiene il pubblico, ci scherza, si muove sul palco con il suo stile unico.
Si domanda se riusciremo a vedere l’eclissi e ci chiede di puntare un dito al cielo nel caso in cui la luna dovesse fare capolino nello spazio di cielo che sovrasta la Cavea.
Tyler va avanti, alternando pezzi dal suo ultimo album solista, a successi degli Aereosmith, alcuni dei quali coraggiosamente riarrangiati, come ‘Janie’s Got a Gun’, che non ho però apprezzato quanto la versione originale.

Sto assistendo ad un evento pazzesco, da una posizione molto favorevole, se non fosse per una donna davanti a me che filma l’intero concerto col suo telefono, utilizzando un’asta per selfie. Non faccio ulteriori commenti al riguardo, lascio a voi l’immaginazione.
Il concerto sta per terminare e si conclude con la famosissima ‘Walk This Way’ alla quale viene agganciato un pezzo di ‘Whole Lotta Love’ dei Led Zeppelin.
Mentre Tyler si esibiva a Roma, Robert Plant era in concerto in quel di Milano. Ho potuto visionare sul web la sua esecuzione proprio di ‘Whole Lotta Love’ e, non me ne vogliano i fan dei Led Zeppelin, di cui faccio parte anch’io, ma l’energia e la potenza vocale di Steven Tyler su quel pezzo, oggi, nel 2018, sono nettamente superiori a quelle di un Plant ormai sul viale del tramonto.

La Loving Mary band ci saluta dopo un’ora e mezza di ottima musica e Tyler si rassegna al fatto che l’eclissi sia ormai conclusa.
La Luna non ha fatto capolino sopra di noi, forse perché si sarebbe sentita offuscata dall’enorme carisma di un settantenne che ha ancora tanta voglia di fare rock ‘n’ roll, e lo fa a livelli altissimi.

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