Ministri: recensione di Cronaca Nera e Musica Leggera

Ministri

Cronaca Nera e Musica Leggera

Woodworm/Universal

14 maggio 2021

genere: alternative rock, punk rock

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Recensione a cura di Luca Paisiello

Cronaca Nera e Musica Leggera è l’EP che i Ministri hanno pubblicato a ridosso delle riaperture in zona gialla dopo i mesi rossi di questa emergenza sanitaria, quattro canzoni che regalano ai loro fans nuove composizioni dirette, tirate, con la loro indole rock bene in evidenza e il songwriting bello deciso.

Con l’uscita di Per Un Passato Migliore avevo apprezzato un ritorno a una certa rabbia lirica, poi l’ultimo LP Fidatevi ha mostrato un’inclinazione alla riflessione sul tema della incertezza e sulla diffidenza verso il prossimo, le istituzioni, il futuro, un’assenza di sogni realizzabili che sono stati musicati con una ariosità matura per questo trio.

Cronaca Nera e Musica Leggera è sostenuto da soli quattro brani aperti da una Peggio di Niente vulcanica che ci fa capire subito l’aria che tira: speranze crollate e progetti spariti nella nebbia mentre il tempo vola via. Lì per lì pensi a questo anno e mezzo di pandemia in cui a fatica stavi costruendo qualcosa prima che scoppiasse questo casino e ora sai bene che diventa tutto dannatamente difficile. Chi aveva voglia di nuove uscite discografiche si aspettava un brano proprio come quello dei Ministri, rabbioso e desideroso di sfogarsi, con quel riff di Dragogna che spacca prepotentemente i muri.

E che cazzo, ci voleva!

Bagnini è una canzone agrodolce con un ritornello solare che racconta il nostro sguardo sulla vita che scivola via, di cui ci sentiamo in colpa, sebbene non sia del tutto nostra. Inferno canta la rassegnazione di aspettare che qualcosa cambi, “Avevo in mano tutto l’universo, avevo un piano ma è finito tutto in un compromesso”. La title track di questo mini album è un concentrato di negazioni a corollario di un mondo che non ci permette nulla, pure di “non fare figli se non hai i soldi”. E a seguirle queste regolette si torna quindi da capo, a quelle speranze crollate e al tempo che passa perché non puoi fare un emerito cazzo.

Quattro brani potenti, pochini ma necessari, che chissà all’interno di un concept come avrebbero funzionato, ma per ora è un bell’assaggio e rimango curioso per il loro prossimo lavoro, spero non cambino di molto la rotta. Mentre ci apprestiamo a celebrare la stagione estiva tra le vaccinazioni di massa e le mascherine abbassate al ritmo delle immancabili e maledette hit latine in onda dalle spiagge, col desiderio di spensieratezza a rendere con la musica più leggera la cronaca nera delle nostre esistenze, è bene che i Ministri ci ricordino che “tutto non andrà bene”, però faremo di tutto perché non sia così.

https://www.facebook.com/iministri

Tracklist:

1. Peggio di Niente

2. Bagnini

3. Inferno

4. Cronaca Nera e Musica Leggera

Membri della band:

Davide “Divi” Autelitano: voce e basso

Federico Dragogna: chitarra, seconda voce

Michele Esposito: batteria

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