Smako Acustico
Il Cartello
Dischi Soviet/Black Nutria
21 febbraio 2020
genere: country blues cantautorale, funk
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Il 21 febbraio 2020, per Dischi Soviet e Black Nutria, è uscito il nuovo album degli Smako Acustico, intitolato Il Cartello.
Devo ammettere candidamente quanto faccia piacere avere ancora a che fare con progetti di tale accuratezza e spessore. Musicalmente, come suggerisce il nome del complesso, ci troviamo di fronte a composizioni acustiche che fanno dell’intersezione delle melodie il proprio forte. Le due chitarre di cui il gruppo dispone vanno a creare un piacevole connubio tra melodie gravi e
acute, all’interno di stesure che fruiscono di un variegato patrimonio musicale-culturale.
La diversificazione di stili è, infatti, il punto forte di Il Cartello, con canzoni come la title-track del progetto o I Rami, dove il rock and roll acustico la fa da padrone, fino alle sonorità blues de I Barbari o a quelle funk di Min Kyung (che presenta anche il titolo del millennio sotto l’aspetto della
genialità).
Le ritmiche dell’album sono semplici e minimali ma perfettamente efficaci, in quanto dettanti dell’incedere e del “passo” delle canzoni, spesso lento e deciso, che ricorda un po’ i blues sofferenti di Johnny Cash. Dal punto di vista vocale, ci troviamo innanzi a una line-up di musicisti dove ogni componente partecipa anche alla fase vocale, andando a creare un interessante aspetto canoro, di melodie e armonizzazioni, il quale conferisce rotondità e spessore alla musica degli Smako Acustico.
Queste risentono delle scelte di gruppi punk made in Italy come ad esempio Skiantos o CCCP Fedeli Alla Linea, tra melodie acute dai toni irriverenti sino a confuse teorie filosofiche o socio-politiche salmodiate sulla musica. L’aspetto lirico è molto interessante e ricorda sicuramente la musica indie di qualche anno fa, meno patinata e radio-friendly rispetto a oggi ma spesso più rilevante e creativa dal punto di vista
artistico, ad esempio nei versi dei The Zen Circus o di Vasco Brondi.
Nei testi è, per l’appunto, presente molta critica sociale e politica, oltre ad accenni storici e teorie filosofiche, che rendono il tutto appetibile, interessante e, in qualche modo, “continuo” all’ascolto. Queste vengono sempre espresse con grande ironia, conferendo all’opera un aspetto piuttosto divertente, come nel caso di Dracula, Le Ragazze, dove la band si avvale di un tono palesemente
ironico nella descrizione di scenari decisamente decadenti, o in quello di Min Kyung, che fa il verso all’ormai (tristemente) famoso dittatore nord-coreano e agli aspiranti tali. Da questo punto di vista, risulta imprescindibile una menzione a Lo Schiavo, un brano che racconta le piccole cose che ci rendono succubi della società, della politica o dei vizi ma che, al posto di “uccidere”, finiamo col chiamare “per nome” .
L’episodio migliore dell’intero disco lo incontriamo in Il Re Del Mondo, canzone dalle sonorità tonde e avvolgenti che non risparmia nessuno status symbol e nessuna filosofia di vita (o presunta tale) da un’invettiva amaramente divertente, simile a quelle spesso perpetrate dal cantauto-rapper Dargen D’Amico, dal collega Caparezza o da Lo Stato Sociale.
In questa, solo per citarne alcune, vengono “attaccati” vegani, fascisti, comunisti, nazisti, astrologi, ipocondriaci e altri ancora, con lo scopo primo, a mio avviso, di banalizzare il peso delle vedute estreme e, in secondo luogo, di manifestarne la somiglianza d’approccio e l’inconsistenza reale.
Insomma, Il Cartello è un album da ascoltare, riascoltare e poi, possibilmente, ascoltare ancora una
volta per coglierne tutti i significati intrinsechi, ma anche solo per godersi la sostanziosa musicalità degli Smako Acustico. Rivolgo un sentito complimento all’autore della copertina del disco Giacomo Modolo, una vera e propria opera d’arte che mette la ciliegina sulla torta a tutto il lavoro.
Alberto Maccagno
TRACKLIST :
1. Dracula, Le Ragazze
2. Il Cartello
3. I Rami
4. Min Kyung
5. I Barbari
6. Tutancamion
7. Se Guidi Il Camion
8. Il Re Del Mondo
9. Lo Schiavo
10. La Piazza
11. L’Anima Della Festa
FORMAZIONE:
Francesco Maria Iposi – voce, tamburo, cori
Mattia Modolo – voce, cori, chitarra acustica
Michele Busato – voce, cori, chitarra acustica
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