The Lansbury: recensione di Alterazione

The Lansbury

Alterazione

Scatti Vorticosi Record

30 novembre 2020

genere: new wave, noise, alternative rock, emocore

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

Nel 2016, dal sodalizio dei tre musicisti piemontesi Davide Mura, Andrea Oscar Carenzi, Luigi De Rosa, e dall’urgenza di voler incanalare il proprio vissuto personale in un progetto concreto, nasce l’iperbole artistica dei The Lansbury, nome che suggerisce una bislacca connessione con La Signora In Giallo.

A distanza di quattro anni da quell’intenzione embrionale, la band emocore torinese The Lansbury pubblica finalmente il suo EP d’esordio intitolato Alterazione, edito lo scorso 30 novembre per Scatti Vorticosi Records ed anticipato dall’uscita dei singoli L’Ironia Del 4 Marzo, Alba e Se Anche Tu.

Il titolo stesso della release anticipa quello che è il nucleo tematico centrale, il quale gravita, istintivamente ed ingenuamente (nell’accezione positiva del termine), intorno alle alterazioni che contraddistinguono la società contemporanea, da intendersi come progressivo deterioramento del linguaggio comunicativo, declino del pensiero identitario e percezione alterata della realtà.

In questo primo capitolo discografico composto da sei tracce, i The Lansbury focalizzano la loro attenzione sulla condizione alienata e alienante dell’essere umano, al tempo stesso vittima e carnefice del suo destino, sempre più soffocato dalla morsa del capitalismo tecnologico, risucchiato dalla costante regressione culturale e perennemente alle prese con sintomatici stati di ansia, irrequietezza, isolamento sociale ed illusione del controllo.

Dal punto vista della composizione strumentale, i tre Lansbury mettono in evidenza un ventaglio di pagine sonore dall’impatto immediato, omogeneo, orecchiabile, malinconico, graffiante e dall’impronta marcatamente emo-power: se da una parte è riconoscibile una certa sensibilità melodica italica ascrivibile a quel malessere impetuoso già sdoganato da Zen Circus, Afterhours e Fast Animals And Slow Kids, dall’altra si avverte l’impulso passionale, rabbioso e represso di un certo tipo di alternative rock statunitense degli anni ’90.

Tra ritmiche serrate dall’incedere sostenuto ed interludi arpeggiati riflessivi ed introspettivi, prendono forma e sostanza i viscerali inneschi lirico-emotivi di Davide Mura, attraverso un intenso spoken word recitativo che suona come un grido d’allarme, crudo e carico di pathos.

Alterazione dà libero sfogo, dunque, a quella proverbiale insoddisfazione della provincia che si muove all’interno della metropoli ostile e frustrante, in un presente-futuro proiettato verso derive sempre più decadenti e subordinato alla depravazione storica del pregiudizio: questo status di cecità “saramaghiana” ripreso dai The Lansbury non è che il pretesto per riflettere sull’uomo e sulle relazioni interpersonali, esasperati nella cornice dell’emergenza quotidiana.

Membri della band:

Davide Mura: chitarra, voce, testi

Andrea Oscar Carenzi: basso

Luigi De Rosa: batteria

Tracklist:

1. Si perde

2. Alba

3. Se anche tu

4. Alterazione

5. L’ironia del 4 marzo

6. Spettri

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