Michael Stipe

Decatur, Georgia, 4 Gennaio del 1960.

Nello stesso giorno e anno in cui perdeva la vita Albert Camus, nasceva John Michael Stipe, cantante e leader dei R.E.M. fino al loro scioglimento, e autore della maggior parte dei testi della band.

Micheal è una rockstar atipica, un antidivo, più incline a tendenze da intellettuale, da filosofo, da artista; non a caso, nel 1975, il giovane Stipe si innamorerà perdutamente del linguaggio musicale di Patti Smith, della quale poi divenne grande amico.

Dotato di un timbro particolare, lamentoso e melodico, “un incrocio tra un muezzin e un bardo celtico”, come lo definì David Buckley, biografo dei R.E.M. Spesso, sono indecifrabili anche i suoi testi, introspettivi, malinconici, surreali, tra metafore e apparentemente nessuno nesso logico.

“E’ un concetto funzionale della vita, sapere che tutto avrà una fine permette di scegliere come arrivarci”.

Michael Stipe parlando di ‘Automatic For The People’.

Una curiosità: Stipe è il padrino di Frances Bean Cobain, figlia di Kurt Cobain e di Courtney Love.

Kurt amava i R.E.M. ed era un grande amico di Michael Stipe. ‘Automatic For The People’ è probabilmente l’ultimo album da lui ascoltato prima di togliersi la vita, quello trovato sul piatto del giradischi.

Come biasimare il povero Kurt.

Scherzo, ovviamente.

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