The Darkness in Italia: il Racconto dei Tre Concerti

Articolo e foto a cura di Stefania Milani

La navicella spaziale dei Darkness ha ottenuto Permission to Land ed è atterrata in Italia per le tre date del tour del ventennale dell’iconico album.

Roma, Milano e Nonantola sono state un’autentica escalation musicale che ci convince una volta di più della enorme, poliedrica, versatilità di questa band, che sarebbe degna dei grandi palcoscenici da stadio e outdoor, per via della potenza delle loro note (bene amplificate da Rufus Taylor alla batteria, che rinfresca perfettamente il trend qualitativo di famiglia) le quali, relegate nelle venue più raccolte, sembrano il genio racchiuso nella lampada e pronto per essere liberato.

Allo stesso tempo però, nelle situazioni più piccole e intime, i quattro musicisti inglesi confezionano serate su misura, rifinite nei dettagli e impreziosite da perle che rendono i concerti un abito sempre diverso, accontentando il pubblico dal palato rock più sofisticato e lasciando tutti soddisfatti e pronti per tornare a casa con una serata da ricordare e rinnovato entusiasmo.

Ad aprire i tre show sono stati gli svizzeri di sponda italiana Sin+, con la loro energia e il loro rock derivativo, ma sempre gradevole.

I Sin+ a Milano

13 Novembre, Roma, Orion: in una sala completamente sold out e temperature da One Way Ticket to Hell, ci siamo goduti i migliori brani dell’album, inclusi alcuni B-side; la platea ha potuto letteralmente toccare con mano il genio indiscusso durante il passaggio di Justin Hawkins fra la folla nell’assolo di Love on the Rocks with No Ice.
C’è stato spazio per il piccolo Federico di intonare sul palco un paio di note, nonché il tempo di firmare un cofanetto ad un fan tra una canzone e l’altra, con il trasporto e la generosità di chi non aspettava altro.


14 Novembre, Milano, Alcatraz: in una location di più ampio respiro, ma a sua volta gremita, con il concerto trasmesso live da Radio Freccia, si è resa giustizia a canzoni incontenibili come Makin’ Out e Street Spirit; Justin ha “corretto” un problema tecnico suonando due volte il finale di Love is Only a Feeling per non lasciare nemmeno la macchia più impercettibile su una delle loro ballate migliori.


15 Novembre, Nonantola, Vox Club: un altro sold out e l’ultima delle date italiane, personalmente il concerto dei tre che ho preferito; la band ha regalato un encore di cover di altissimo livello dove è sempre un piacere ascoltare la fedele, ma al contempo personale, interpretazione di Justin su canzoni come With or Without You, Sweet Child o’ Mine, Stairway to Heaven, We Will Rock You.

I Darkness a Nonantola

Il piatto non avrebbe potuto essere più ricco per il pubblico italiano, che aspettava da anni il ritorno dei fratelli Hawkins, con Frankie Poullain e Rufus Taylor, a seguito della cancellazione dello scorso tour Europeo, dopo i problemi legati alla pandemia e non solo, complicazioni che hanno reso la vita dura all’organizzazione dei tour internazionali e che ci auguriamo tutti vengano progressivamente sostenuti bilateralmente ed a livello corale, per l’importanza che eventi di questa natura hanno sul benessere psico-fisico in generale.

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