Kaouenn: recensione di Kaouenn

Kaouenn

Kaouenn

2016

(Ph37 SoundLab)

genere: synth post rock, ambient, new wave, industrial

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Sono passati tre anni dal disco d’esordio omonimo di Kaouenn, monicker sotto il quale si cela l’unico e solo deus ex machina di questo progetto Nicola Amici, cantante e poliedrico polistrumentista.

Nicola Amici, può essere considerato la versione italiana di Trent Reznor?Immagino che sia un paragone davvero gratificante.

La musica di Kaouenn esprime uno stile freddo, pregno di atmosfere cupe, ipnotiche ed angoscianti, ed uno stile sperimentale che spazia dal krautrock alla new wave, dal blues alle sonorità industrial, fino a raggiungere ambientazioni trip-hop.

La voce cupa di Nicola Amici accompagna l’ascoltatore in questa esperienza sensoriale fatta di suoni e melodie parecchio anni ’80.

Undici tracce che si rifanno inequivocabilmente al gusto estetico dei New Order, dei Depeche Mode e dei Nine Inch Nails, alle frequenze futuristiche dei Kraftwerk e al malessere esistenziale dei The Sound di Adrian Borland.

La copertina del disco raffigura un kaouenn, nome bretone del gufo, che trasmette perfettamente lo stato di inquietudine ed alienazione di cui parlavo prima.

L’alienazione tanto cara ad Albert Camus, come condizione reale dell’essere umano in perenne lotta contro l’Assurdo.

L’alienazione post industriale della Danza Moderna dei Pere Ubu divenne il tema ossessivo di gran parte della musica new wave alla fine degli anni ’70.

Lo stato di alienazione che porterà Roger Waters a scrivere il “suo” The Wall.

L’alienazione di una civiltà, la nostra, che sta diventando sempre più spaventosa.

Kaouenn è un’entità strumentale notturna, profonda e psichedelica, che mostra il perenne dualismo degli opposti che si attraggono, tra passione e distacco, paura e coraggio.

Tracklist:

01. In the same time

02. Kill thrills

03. Too late

04. Les hiboux

05. Midnight knight

06. Nothing to say

07. Black owl

08. Dog vs fox

09. Unicorn

10. Sand dunes in a tale of sprite

11. Take the road

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