Extreme: recensione di Six

Extreme

Six

EarMusic

9 Giugno 2023

genere: hard rock

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Recensione a cura di Stefania Milani

In una grigia e solitaria giornata di autunno che anticipa il fine settimana, arrivano gli Extreme a portare una carezza nel deserto valoriale musicale.
Come? Facendo semplicemente il loro lavoro.

È uscito il video di Small Town Beautiful, dall’album Six, datato 9 Giugno 2023.
Accordi melodici, arrangiamento malinconico, la dolcezza delle immagini impresse nella mente di chi ha lasciato casa per rincorrere sogni più grandi; piccole realtà che danno identità, radici, ali per volare, le fondamenta che servono per non perdersi nel mondo e, nell’assenza di tutto questo, cercare conforto nell’effimero.
La band invita fan e simpatizzanti a mandare al loro sito foto dalle proprie cittadine di origine, per imbastire un video collettivo di storie di vita e persone reali.
Iniziativa encomiabile nel patinato panorama di vuota apparenza che ci viene offerto ogni giorno.

L’album è un godibile susseguirsi di canzoni orecchiabili, riff e accordi coerenti con lo stile della band, che prosegue il suo percorso di una mezza età serena che rappresenta tutti noi. I temi variano negli argomenti con input positivi, di sintesi, a tratti accusatori, ma mai divisivi.
Rise è valso a Nuno Bettencourt il premio di miglior solo dell’anno nel 2023 ed è certamente meritato, per la consistenza, la cadenza ritmata e la velocità di esecuzione in un ritmo che infiamma.

Rebel punta il dito contro le rivoluzioni prive di direzione e contenuti, in una società che si invipera senza una direzione precisa, senza saper dare forma alle proprie sensazioni perché priva di basi e contenuti per saperle esprimere.
Other Side of the Rainbow è una piacevolissima ballata romantica sulla speranza di un nuovo inizio, dopo amare, aride delusioni che minano la fiducia nei sentimenti veri.

The Mask si apre con un intro tambureggiante, di chi vaga nel labirinto delle maschere della gente che non si rivela mai per quello che è, per quanto le categorie umane siano in fin dei conti basiche.
Beautiful Girls ha ricevuto pareri controversi: Justin Hawkins nel suo canale di Youtube l’ha definita un escremento (la parola usata era anche più rude ed esplicita). Siamo assolutamente per la libertà di espressione e se questo è il suo parere ben venga, d’altro canto non avevamo ancora ascoltato la sua ultima canzone, che è pure peggio.

Per lo meno, questa bibita estiva, perfetta sotto l’ombrellone, gli Extreme l’hanno lanciata appunto in estate, quando la leggerezza la fa da padrona, dedicandola a tutte le belle ragazze che la band incontra girando il mondo in tour, in un omaggio pulito e rispettoso agli infiniti sorrisi che incrociano.
Here’s to the Losers, inno alle realistiche sconfitte della vita, diventa l’outro perfetto di un album che ci dice a che punto del percorso si trovi la band e ci sembra un ottimo posizionamento nella strada della vita di artisti che compongono per piacere e passione, con la serenità di chi non ha più nulla da dimostrare e può esprimersi con chiarezza e moderazione.

Piccola curiosità tratta dalla rete: il gorilla della copertina si chiama Pakenuga, nome formato dalle iniziali dei nomi di ciascun membro della band (Pat, Kevin, Nuno, Gary), a riprova che si può trovare un senso anche nelle cose più semplici.
Simboleggia forse una società in involuzione, che sembra tornare al tempo dei primati? Le interpretazioni sono negli occhi di chi osserva.

https://youtu.be/SIwU9T-SbdE?si=XxaX43JzgdYFsfcK

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