La Tempesta Gentile
LTG
Overdub Recordings
05 aprile 2024
genere: shoegaze, post-grunge, psych, dream-pop
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Recensione a cura di Andrea Musumeci
Come aveva già intuito Platone, “l’astronomia costringe l’anima al guardare oltre e ci conduce da un mondo all’altro”.
Il duo La Tempesta Gentile, proveniente da Reggio Emilia e composto da Luca Canei al basso e voce e Giovanni Artioli alla batteria e handpan, fa il suo esordio discografico con l’omonimo album LGT, edito per Overdub Recordings e anticipato dall’uscita dei singoli Esplorazione e Senza Nome (Sole).
L’idea di fondo del progetto La Tempesta Gentile, che chiama a raccolta ascolti synth-pop anni 80 e influenze stilistiche seminali degli anni 90 come Ride, My Bloody Valentine, Slowdive e Catherine Wheel, ruota attorno al desiderio evocativo di reinterpretare un genere denso e stratificato come lo shoegaze per sonorizzare e accompagnare il tema del cambiamento, nel concept di un viaggio interstellare che, attraverso l’astronomia e l’osservazione del cielo, diventa espressione metaforica di un percorso umano di abbandono ed esplorazione di cio che è sconosciuto, scegliendo ognuno la propria stella come guida interiore.
Così, da un intrigante connubio tra sonorità downtempo, slowtempo e sferzate ritmiche più sostenute, nella costante ricerca di un equilibrio armonico tra elementi opposti e stati d’animo differenti, le dieci tracce di LTG catturano un immaginario visionario pervaso di testi intimi e riflessivi, atmosfere oniriche dream-pop e furiosi sobbalzi post-grunge.
Un’accurata esplorazione dell’effettistica consente, dunque, alla band emiliana di coniugare spazio e profondità, tra risonanze melodiche e dilatazioni ipnotiche di chorus e riverberi, vocalità ovattate ed eteree e potenza di un wall of sound di distorsioni ruvide e cascate soniche fuzz.
In una modernità che sembra offrire infinite possibilità, ma spesso lascia incerti su quale strada percorrere, l’unico modo per ampliare raggio d’azione e prospettive è alleggerire il peso di certe convenzioni sociali dell’oggi e oltrepassare i limiti imposti dall’abitudine del proprio vissuto, proiettandosi alla volta di nuove forme di connessione sensoriale tra arte visuale e musica, tra anima e materia. “Ci sono tanti soli che non hanno ancora un nome, ma sono lì che ci aspettano”, come dichiarato dagli stessi musicisti.
D’altronde, per viaggiare è sufficiente esistere, affermava Fernando Pessoa, e non serve per forza assecondare l’estrema debolezza della fantasia per cui ci si debba muovere per sentire. In noi c’è già tutto, e probabilmente è questa la vera esperienza da cui partire.
Tracklist:
1. Interpretare i Sogni (A Volte Serve) 2. Verso Giove 3. Esplorazione 4. Satelliti Galileiani 5. 9.8 6. Senza Nome 7. Senza Nome (Sole) 8. Magnitudine 9. Atterraggio Semplice 10. La Tempesta Gentile
Membri della band:
Luca Canei: basso, voce, strumentazione
Giovanni Artioli: batteria, handpan, strumentazione
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