Lord Woland: recensione di Litanìa

Lord Woland

Litanìa

21 febbraio 2020

Retro Vox

genere: rock psichedelico, acid blues

_______________

Strano vagare nella nebbia, Vivere è solitudine, Nessun essere conosce l’altro, Ognuno è solo. (Hermann Hesse)

Dopo il debutto con l’EP BeLOW del 2016, il trio blues elettrico viterbese Lord Woland, torna a distanza di quattro anni con una formazione rinnovata e con un nuovo album dal titolo Litanìa, edito per Retro Vox Records e anticipato dall’uscita dei singoli Litanìa, Coscienza, Pozzo D’Argilla e La Nebbia.

I tre musicisti, provenienti dal Lago di Bolsena, si confermano una realtà stimolante e suggestiva della scena underground tricolore. Il secondo lavoro discografico dei Lord Woland mette in evidenza la loro capacità di saper ammaestrare l’identità stoner degli esordi, che li vedeva musicalmente troppo affini al sound di band storiche quali Kyuss, Sleep ed Electric Wizard, per esprimere, in questo nuovo episodio, una rinnovata maturità compositiva.

Quello dei Lord Woland è un viaggio liturgico ed introspettivo che parte dalle sonorità vulcaniche del proprio territorio, attraversa le remote realtà rurali, cupe e malinconiche del delta blues, fino ad approdare alla psichedelia australiana dei King Gizzard & Lizard Wizard.

Litanìa è un flusso di coscienza dalle atmosfere oniriche, vibrate, rarefatte e pinkfloydiane, all’interno delle quali si alternano tessiture melodiche malleabili come argilla idratata, fluttuanti effetti wah wah, trip acidi e distorsioni fuzz hendrixiane.

* * *

Membri della band:

Nicola Girella: chitarra

Glauco Fantini: basso, voce

Delta Fromes: batteria, tastiera, voce

Tracklist:

1. Antifona

2. Litanìa

3. Coscienza

4. La Nebbia

5. Ad Libitum

6. Pozzo D’Argilla

7. Salvataggio

8. Prospettiva

© 2020, Fotografie ROCK. All rights reserved.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.