Mhole: recensione di Sporhes – 2 novembre 2019

Mhole

Sphores

Hellbones Records

2 novembre 2019

genere: industrial, tribal, trance, techno, noise, ambient

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

Il 2 novembre 2019 è uscito, per Hellbones Records, Sphores, full-length d’esordio dei Mhole, duo industrial noise composto da Giovanni Leonardi (Carnera, Senketsu No Night Club, Divisione Sehnsucht, Siegfried) e Moreno Padoan (Artcore machine, Otur Boyd, Qod).

Quella dei Mhole è una creatura mutante, metà uomo e metà macchina, che si sviluppa mediante il linguaggio di un futuro post atomico, che vede l’estinzione della razza umana scandita da una danza tribale primordiale, dove le uniche forme di vita sopravvissute sono organismi unicellulari, batteri e gas tossici.

Giovanni e Moreno, due polistrumentisti al servizio della biochimica, descrivono le sonorità del loro nuovo progetto artistico, definendole abstract techno industrial, bacteriological noise e anti-music active principle.

Sphores è la morfogenesi e l’antropomorfismo strumentale dei Mhole. Sono innumerevoli gli esempi di metafora biologica usate per raccontare le dinamiche dell’espressione artistica, ma tale metafora non implica una spiegazione di tipo evoluzionistico, né un punto di partenza né un punto di arrivo, ma piuttosto uno step provvisorio nel gioco delle mutazioni.

Sphores è un trattato dissonante di microbiologia: un concept sperimentale che, attraverso le sue 10 tracce ipnotiche e deformi, va ad esplorare interferenze e frequenze elettroniche dagli effetti mutevoli e dannosi: psichedelici e sciamanici, come quelli derivanti dal fungo allucinogeno Psylocibin e dalla psicotropa pianta subtropicale Stramonium, tossici, come quelli della pianta indonesiana del Precatorius, come la natura dell’uomo, come la bestia mai sazia del capitalismo o come il Neurotoxin (sostanza in grado di inibire e distruggere i tessuti del sistema nervoso).

E dalle conseguenze mortali, come l’Amanita Phalloides (capostipite dei funghi velenosi) e come la Coniina (neurotossina che agisce a livello delle sinapsi neuromuscolari), fino a raggiungere le terminazioni nervose nocicettive, attraverso la percezione del dolore in assenza di stimoli dolorosi, attivando quella che è comunemente chiamata Paroxysmal Syndrome.

Sphores è un’opera prima che sprofonda in un habitat oscuro, sepolcrale, denso, ignoto, spaventoso, ansiogeno e distorto nel quale prendono forma il rumore post industriale di fabbriche e laboratori abbandonati e le dilatazioni foniche e claustrofobiche del binomio Mhole, in un processo di destrutturazione sonora irreversibile.

Formazione:

Giovanni Leonardi

Moreno Padoan

Feat. Roberto Beltrame in Amanita Phalloides

Tracklist:

1. Toxicology Report

2. Shamanism

3. Coniina

4. Psylocibin

5. Precatorius

6. Synapses Collapse

7. Stramonium

8. Amanita Phalloides

9. Neurotoxin

10. Paroxysmal Syndrome

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