20 maggio 1988.
I Pantera realizzano l’album ‘Power Metal’, il primo con Phil Anselmo alla voce, l’album che chiuse l’era glam dei Pantera.
Si, perché i texani Pantera le hanno provate davvero tutte pur di raggiungere il successo.
Erano partiti come potenziale glam street band, si erano adeguati al look glam di quel periodo, mescolando sonorità influenzate da Judas Priest, WASP, Mötley Crüe e Megadeth.
Solo due anni più tardi riusciranno a trovare la loro strada, sposando un sound più estremo: negli anni ’90 furono l’unica band, o comunque una delle poche, a tenere in vita il thrash metal, in un periodo in cui il genere metal era piombato in uno stato di coma terminale, complice anche l’esplosione mainstream del rock alternativo e della moda ‘grunge’.
Lo so, è difficile ascoltare ‘Power Metal’ per chi ha conosciuto i Pantera da ‘Cowboys from Hell’ o addirittura da ‘Vulgar Display of Power’.
Secondo alcuni, ‘Power Metal’ è addirittura il miglior album dei Pantera.
Suona come i Mötley Crüe ma con la pesantezza dei Judas Priest, e Phil Anselmo, nel periodo in cui consumava ancora chili di lacca per i suoi lunghi capelli, aveva più voce e polmoni di Freddie Mercury.
Nella copertina di questo disco, con le chiome cotonate e i giubbotti di pelle e jeans, somigliano o no agli Skid Row?
‘Power Metal’ è un grandissimo album, imprescindibile per comprendere la trasformazione di questa band e del genere metal.
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