Salmagündi: recensione di Rose Marries Braen (A Soup Opera)

Salmagündi

Rose Marries Braen (A Soup Opera)

Karma Conspiracy Records

15 novembre 2019

genere: prog-rock, psych, funky, gothic, post-punk, avant-garde

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Il quartetto psych-prog e post-punk Salmagündi, proveniente dalla provincia di Teramo, ha da poco pubblicato il suo nuovo album dal titolo Rose Marries Braen (A Soup Opera), edito per Karma Conspiracy Records.

Dopo il loro acclamato debutto nel 2017, Life Of Braen, i Salmagündi portano avanti la storia del pazzo mondo di Braen, un personaggio di “Carosello” (un programma televisivo italiano in onda dal 1957 al 1977), che nascondeva un’esistenza schizofrenica a metà tra il realismo delle menzogne ed una sana follia.

La parola francese “salmigondis” indica una ricetta gastronomica che prevede un miscuglio o un mix di ingredienti eterogenei, finalizzata a produrre un’ampia gamma di sapori e colori su un unico piatto, formando un insieme, in apparenza, incoerente.

La musica avant-garde dei Salmagundi è tutto questo; mantiene la sua connotazione alimentare nei titoli delle canzoni che riportano veri e propri giochi di parole sul cibo.

Rose Marries Braen (A Soup Opera) è un mix trasversale di musica rock sperimentale che ricorda le iperboli sonore di band come Residents, Faust, Tuxedomoon, Henry Cow, Bauhaus e Mr. Bungle. Un album che va dalla psichedelia al prog, dal kraut-rock al post-punk, dallo stoner al doom, dal jungle al funky, dai ritmi caraibici ai suoni da videogiochi, fino ad intavolare una sorta di jam session fusion.

Un climax ed anticlimax strumentale imprevedibile, una processione liturgica, sciamanica, divertente e teatrale, senza coordinate di genere e stili, tra follia e ragione, con sonorità a tratti barocche e gotiche come le facciate e le guglie delle storiche cattedrali abruzzesi.

Il secondo lavoro discografico dei Salmagûndi è come entrare nella macchina del tempo verso un passato al quale ci sentiamo ancora legati da un cordone ombelicale, col rischio di trovarlo vago se non addirittura mutato.

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Salmagündi line up:

Franco Serrini: Voce e sintetizzatore analogico

Enzo P. Zeder: Basso e sintetizzatore analogico

Francesco Pacifici: Basso

Mattia Maiorani: Batteria

Album Tracklisting:

1. Cheese Fake

2. Cockayne

3. I Ate You!

4. Mrs Braen aka TantaVogliaDelay

5. Mumbo-Jumbo

6. ROSE merries B (W-OMEN)

7. The Big Brother

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