Smashing Pumpkins
Cyr
Sumerian Records
27 novembre 2020
genere: synth rock, darkwave, elettronica, new wave, synth pop
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Recensione di Emilia Di Felice
Cyr è titolo del nuovo doppio album degli Smashing Pumpkins, uscito il 27 novembre 2020 e composto da 20 tracce, improntate su sonorità anni ’80, vicine alla new wave e al synth-pop.
Prodotto da Billy Corgan, (che per l’occasione ha riunito i membri storici del gruppo) l’undicesimo album della band americana è un’opera complessa, ma estremamente curata. Raffinata è la scelta dei suoni, attenta quella dei cambi di tempo, per un ascolto diversificato che regala un’ora di ottima musica.
Felice è stata la scelta di accompagnare alla voce inconfondibile di Corgan i cori femminili di Katie Cole e Sierra Swan, che spezzano la monotonia e regalano maggiore fluidità a tutto l’insieme.
Con The Colour of Love e Confession Of A Dopamine Addict inizia questo viaggio negli anni ’80 e nel sound di quello sfolgorante decennio. La titletrack Cyr ha un groove molto deciso, non a caso scelto come primo singolo.
Dulcet in E e Wrath sono brani rilassanti (forse troppo), ma piacevoli. Il loop bizzarro della sesta track Ramona precede Anno Satana che dà una bella spinta all’album. Birch Grove, brano che Corgan ha dedicato ai suoi figli, regala qualche emozione in più. Si passa ad un sound decisamente più graffiante e quasi hard rock con Wyttch.
Starrcraft chiude la prima parte dell’opera senza lasciare il segno, ma solo caos di più di 4 minuti. Non possiamo fare a meno di notare come Purple Blood faccia pensare ai Depeche Mode; questa “ispirazione”, fortemente elettronica e dai toni oscuri, produce un ottimo risultato che ci cattura fino all’ultima nota.
Save your Tears e Telegenix, con sonorità avvolgenti e profonde, sono senza dubbio più riuscite di Black Forest, Black Hills, nonostante l’impronta darkwave.
“Quando sei sul palco, quando senti gli occhi su di te, non commettere errori”.
Questa è una parte del testo di Adrennalynne: ascoltandola, l’impatto è immediato. L’oscura e malinconica Haunted lascia spazio ad una più avvincente The Hidden Sun e alla fragorosa Schaudenfreud. Non memorabile la penultima traccia Tyger Tyger. L’orecchiabile e fascinosa Minerva conclude l’ultima fatica della band di Chicago.
Opera complessa, affascinante, a tratti intricata e apparentemente indecifrabile, Cyr rispecchia la visione di chi l’ha prodotta, incarnandone la personalità. Gli Smashing Pumpkins sono riusciti a reinventarsi, cercando di evitare il più possibile l’effetto nostalgia, alzando invece l’asticella della creatività.
Tantissimo materiale è stato prodotto e tanto altro ancora deve vedere la luce. Queste sono le notizie positive, delle quali abbiamo un estremo bisogno. Del resto lo stesso Billy Corgan ha recentemente affermato: “quando hai parlato di oscurità, ti resta solo la gioia”. Abbiamo molto da dire riguardo alla gioia.
Tracklist:
1. The Colour of Love
2. Confession of a Dopamine Addict
3. Cyr
4. Dulcet in E
5. Wrath
6. Ramona
7. Anno Satana
8. Birch Grove
9. Wyttch
10 Starrcraft
11. Purple Blood
12. Save Your Tears
13. Telegenix
14. Black Forest, Black Hills
15. Adrennalynne
16. Haunted
17. The Hidden Sun
18. Schaundenfreud
19.Tyger, Tyger
20. Minerva
Membri della band:
Billy Corgan: voce, chitarra, sintetizzatori, basso
Jimmy Chamberlin: batteria, drum machine
James Iha: chitarra
Jeff Schroeder: chitarra
Credits:
Katie Cole: cori
Sierra Swan: cori
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