Texas, 19 gennaio 1943.
Nasceva Janis Joplin, cantante e autrice statunitense. Verrà trovata morta il 4 ottobre 1970, nella stanza di un Hotel di Los Angeles a Hollywood, a causa di un’overdose di eroina. La cantante muore a soli 27 anni ed entra così, tristemente, a far parte del Club 27.
Un brutto anatroccolo, che ha scritto e cantato una pagina importante della storia della musica rock, diventando un’icona immortale di quel periodo storico. Grazie alle sue doti vocali, avrebbe potuto cantare qualsiasi cosa, e meglio di tutti.
Mai definire, troppo presto ed in maniera superficiale, una ragazza “bruttarella”, si rischia di fare la figura degli scemi.
Ricordiamola con un aneddoto molto popolare.
‘Era stata la prima ragazza dell’università del Texas a non indossare il reggiseno. Tutti lo conoscevano piuttosto bene, il suo seno, proprio perché si intravedeva alla grande. E lei ci teneva, ci teneva molto. Non era bella, Janis Joplin, nemmeno quando andava al college. Però voleva essere accettata. Va bene, beveva, fumava, si vestiva in modo strano, parlava peggio di un camionista texano e non portava il reggiseno. Ma tutto quello che chiedeva era di essere accettata e amata. E se per farlo doveva concedersi un po’, l’avrebbe fatto.
Quando si sparse la voce che la confraternita più nota del college avrebbe organizzato due concorsi, Miss Tette e Mister Mostro, la ragazza con il seno più bello ed il ragazzo più brutto e disgustoso, Janis ne fu felice. Lei, che con i suoi capezzoli, qualche anno dopo, avrebbe incantato Monterey, aveva ottime possibilità di vincere.
I nomi dei candidati li avrebbero scritti su un grosso cartellone, sistemato bene in vista all’interno dell’università. Non solo. Il concorso fu pubblicizzato anche sui giornali, compreso il ‘Daily Texan’. A Port Arthur, che è un posto così brutto e anonimo che persino il buco di culo del mondo sembrerebbe un gioiello, non si parlava che di quei concorsi.
Janis non vedeva l’ora che uscissero i nomi, anche se poteva stare tranquilla. “Ci sei anche tu, Janis”, le aveva detto un ragazzo della confraternita. E lei era felice, anche perché quel tizio lì non le era mai stato molto simpatico. Per cui, se lo diceva lui che era un po’ stronzetto, poteva davvero dormire tra due guanciali.
Quando Janis Joplin andò a vedere il cartellone con i nomi ebbe la conferma che il ragazzo non aveva mentito. Ma non ne fu felice. Perché Janis era stata iscritta come finalista al concorso di Mister Mostro, a gareggiare per il titolo di ragazzo più brutto dell’università.’
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