California, 27 ottobre 1967.
Nasceva Scott Weiland, indimenticabile frontman e cantante degli Stone Temple Pilots e Velvet Revolver, una delle voci più belle degli anni ’90.
Si trasferisce in Ohio dopo la separazione dei suoi genitori. A 12 anni uno studente abusa di lui e questo lo segna indiscutibilmente. Poco dopo finisce in riabilitazione patrigno e matrigna trovano della droga in camera sua. All’età di 15 anni incontra Robert e Dean DeLeo, con i quali (assieme al batterista Eric Kretz) registra un demo chiamato Mighty Joe Young.
Successivamente il gruppo sceglierà come nome quello di Shirley Temple’s Pussy, fino all’approdo presso l’Atlantic Records nel 1989 dove, a San Diego, nascono ufficialmente gli Stone Temple Pilots.
Il successo della band durante gli anni ’90 ha dell’incredibile, tanto da vedere Weiland e soci accostati a mostri sacri del grunge come Pearl Jam, Alice In Chains, Soundgarden e Nirvana.
Raggiungono la popolarità mainstream con il loro primo album Core nel 1992, che includeva le hit Sex Type Thing, Wicked Garden, Creep e Plush, mentre il secondo album Purple, del 1994, sarà il disco che li porterà direttamente al top della classifica Billboard 200, dove restano per ben tre settimane.
Scott Weiland dichiarò in un’intervista: “Una volta avevamo budget per il marketing di un paio di milioni di dollari, ora abbiamo 75.000 dollari. Devi passare un sacco di tempo in tour per compensare la perdita di guadagno dalla mancata vendita dei dischi. A me non piace più come quando avevo venti anni. Sono felicemente sposato e mi pesa non vedere i miei figli. Mia moglie mi viene a trovare in tour per una settimana o due alla volta. Questo è un lungo tour di nove settimane, mi manca molto”.
Tre settimane dopo quest’intervista, Scott Weiland viene trovato morto: il 3 dicembre del 2015 sul tour bus della sua band Scott Weiland & The Wildabouts, all’età 48 anni.
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