Elvis Presley: 16 agosto 1977

Memphis, 16 agosto 1977.Muore a soli 42 anni il cantante americano ELVIS PRESLEY, noto anche con l’appellativo di The King of Rock N’ Roll e di Elvis The Pelvis.La sua morte fu causata da un attacco cardiaco, dopo aver fatto uso di un abbondante dose di barbiturici.“Prima di Elvis il nulla”, disse John Len­non. “Ascol­ta­re Elvis per la prima volta fu come scap­pa­re di pri­gio­ne”, ag­giun­se Bob Dylan.“Tutti vo­le­va­no es­se­re Elvis. Io vo­le­vo es­se­re Scot­ty Moore”, chio­sò Keith Ri­chards, ma Chuck Berry lo ha senza dub­bio col­pi­to molto di più.Forse la ci­ta­zio­ne più in­te­res­san­te è quel­la di Bruce Spring­steen: “Elvis ci ha li­be­ra­to il corpo, Bob Dylan ci ha li­be­ra­to la mente”.Elvis è stato uno dei più celebri cantanti di tutti i tempi, nonché fonte di ispirazione per molti musicisti, interpreti di rock and roll e addirittura per il mondo della moda e del cinema.
Capito perché le teenager cadevano tutte ai suoi piedi? Ah, quanti cuori infranti.Oltretutto, come non ricordare la celeberrima copertina di London Calling dei The Clash, che ritrae il bassista Paul Simonon intento a infrangere lo strumento sul palco durante un concerto al Palladium di New York: la grafica è identica a quella del disco d’esordio di Elvis Presley, un chiaro omaggio al Re del Rock N’ Roll.Elvis è stato uno dei personaggi più influenti della storia della musica. Un omaggio allo spirito rock, a prescindere dai limiti della propria epoca. Elvis non scrisse mai canzoni, ma fu uno dei più grandi interpreti di brani divenuti dei grandi classici della storia del rock.Elvis è stato la prima rockstar in assoluto, icona sexy delle teenager e delle massaie, simbolo delle contraddizioni della società nell’America degli anni ’50, il primo vero “prodotto di marketing” delle case discografiche, e di conseguenza fenomeno di costume e cultura che influenzò, in termini di omaggio o parodia, le generazioni successive, basti semplicemente pensare ad artisti come Gary Glitter e Brian Ferry.A prescindere dagli amanti del suo ciuffo ribelle “a banana” o dai suoi detrattori atavici (qualcuno ha detto Scaruffi?), Elvis Presley rimarrà una delle voci e delle facce immortali della storia della musica.

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