AA. VV. Demolition Derby Vol.2
Retro Vox Records
23 ottobre 2020
genere: punk blues, rock and roll, garage punk, punk and roll, hard rock, shotgun blues
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Avete mai visto dozzine di incidenti d’auto tutti allo stesso tempo? È quello che vedrete nel Demolition Derby, l’adrenalinica ed illegale gara di origine statunitense (divenuta popolare alla fine degli anni Settanta), in cui diverse squadre si sfidano con vere e proprie automobili-catorci.
I diversi conducenti delle autovetture devono cercare di tamponare e distruggere i veicoli degli avversari finché non ne rimarrà soltanto uno in movimento. Vedrete, dunque, folle urlanti e cofani, porte e altre parti di automobili volare letteralmente in aria.
La Retro Vox Records, sulla scia del Crash Racing, a metà tra La corsa più pazza d’America (The Gumball Rally) e le Wacky Races di Dick Dastardly e Muttley, presenta il secondo volume dello split album Demolition Derby: una compilation di 12 tracce “punk & drive” che coinvolge sei band, con due brani a testa: gli inglesi The Hip Priests, gli italiani parmensi Black Gremlin, gli svedesi di Göteborg The Drippers, gli australiani Grindhouse, i finlandesi The Empire Strikes e i tedeschi di Köln Stacy Crowne.
L’apertura percussiva e dinamitarda spetta agli svedesi The Drippers con Stuck With You: un vero e proprio treno punk blues & roll lanciato a 300 all’ora in stile Motörhead di Rock N’ Roll ed Overkill. I The Drippers tornano alla terzultima traccia con lo shotgun blues di The Monetary Selection, dalle arroganti ritmiche hard rock garage e dagli indemoniati assoli di wah wah.
I britannici Hip Priests, con 666 Sister e Head Over Deals, si scatenano in un hardcore street-punk di matrice statunitense, diretto e sfrontato alla New Bomb Turks.
I teutonici Stacy Crowne piazzano due episodi hard rock blues vecchio stampo (Heavy Rain, Fool Hearted), sfoderando riff catchy e performance energiche da navigati Whitesnake.
I parmensi Black Gremlin, con Cosmic Death e Quiver, mettono in evidenza una sorta di horror metal di estrazione punk doom dalle atmosfere sinistre e soffocanti stoogesiane.
Gli australiani Grindhouse, in City High e Shit Together, sputano fuori un garage rock aspro, tagliente, irriverente, sudicio, sgangherato e decadente alla Sex Pistols, Johnny Thunders & The Heartbreakers ed Iron Maiden primissima maniera.
I finlandesi The Empire Strikes creano, invece, un connubio tra dreamy jazz e dark folk blues in Not In Toulouse, per poi infiammare il motore in un garage punk alla The Hellacopters in No Action No Rock.
In conclusione, Demolition Derby Vol.2 è una rombante, rumorosa, scoppiettante, folle ed itinerante corsa su strada, a 180 miglia all’ora e senza freni, dove l’unica cosa che conta è arrivare a destinazione sani e salvi. Preparatevi, dunque, ad un avvincente finale fast & furious punk.
Tracklist:
1. The Drippers: Stuck With You
2. The Hip Priests: 666 Sister
3. Stacy Crowne: Heavy Rain
4. Black Gremlin: Cosmic Death
5. Grindhouse: City High
6. The Empire Strikes: Not In Toulouse
7. The Empire Strikes: No Action No Rock
8. Grindhouse: Shit Together
9. Black Gremlin: Quiver
10. The Drippers: The Monetary Selection
11. The Hip Priests: Head Over Deals
12. Stacy Crowne: Fool Hearted
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