Black/Lava
Lady Genocide
Hellbones Records, The Triad Rec, Maculata Anima Rec, Italian Extreme Underground, Cave Canem Dyi
29 marzo 2019
genere: industrial metal, doom metal, dark metal, ambient sperimentale, grindcore, drone music
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Recensione a cura di Andrea Musumeci
“Il nostro lavoro è sentitamente dedicato a tutte le vittime innocenti di ogni forma di isolamento, oppressione ed abuso per ideali politici e religiosi o per violenze domestiche”.
Con questo breve passo, estratto dal comunicato stampa della band, il duo industrial metal Black/Lava (progetto musicale formato nel 2018 da Franco Barletta aka Enkil e da Fabio Olivero) condanna l’edonismo e la disumanizzazione della nostra società, affrontando tematiche inquietanti (sin dall’artwork disegnato da Petulia Mattioli) quali deportazione, tortura, sterminio e violenze in ambito domestico.
I due polistrumentisti, provenienti da Varallo Valsesia in provincia Vercelli, fanno il loro esordio discografico (ad oggi unico lavoro della band sotto questo monicker) con l’album intitolato Lady Genocide, edito il 29 marzo 2019 per una cordata di etichette discografiche indipendenti: Hellbones Records, The Triad Rec, Maculata Anima Rec, Italian Extreme Underground e Cave Canem Dyi.
Composto da quattro lunghe tracce, Lady Genocide è un’opera che mette in luce (e qui siamo sull’ossimoro) contaminazioni sonore oscure ed eterogenee che vanno dall’industrial al black metal, dall’ambient al doom, dalla drone music al grindcore di memoria Napalm Death, coinvolgendo frequenze, atmosfere e soundscapes dai tratti marcatamente abrasivi, sofferenti, claustrofobici e spettrali, in grado di alternare vortici sonori dalla potenza inaudita a passaggi più rallentati e agonizzanti.
Siamo al cospetto di un concept emozionale al cui interno riecheggiano le immagini e le grida strazianti delle vittime di atroci azioni del passato e della follia perpetrata dall’essere umano, che trasmette la sua forza esecutiva ed evocativa attraverso quattro tappe: la deportazione, la destinazione ignota, la tortura ed infine l’ultima fermata, la cessazione di ogni agonia, ovvero l’inevitabile epilogo della morte.
Quella dei Black/Lava è esplorazione sperimentale e nichilista, una ricerca avanguardista in costante dialogo tra silenzio e rumore, tra passato e presente, forte di una buona versatilità nel passare dall’intransigenza del blast beat più feroce a “mezzi tempo” marziali e mortiferi, dove tutto viene scandito dal suono dei rintocchi della campanella della stazione, che annuncia l’imminente arrivo del treno in stazione. L’inizio di un viaggio senza ritorno.
Membri della band:
Franco Barletta
Fabio Olivero
Tracklist:
1. Theme 1: Deportation
2. Theme 2: Destination (feat. Daniele Santagiuliana)
3. Theme 3: Torture
4. Theme 4: Death
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