Le Cose Bianche: recensione di Tutto Il Corpo È Genitale

Le Cose Bianche

Tutto Il Corpo E’ Genitale

Hellbones Records

31 gennaio 2019

genere: industrial metal, elettronica sperimentale, spoken

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Recensione a cura di Alberto Maccagno

Il 31 gennaio 2019, per Hellbones Records, è uscito Tutto Il Corpo E’ Genitale, il terzo album in studio de Le Cose Bianche.

Il lavoro della band solleva molti dubbi, fa sorgere svariate domande e lascia parecchie perplessità. Lo scorrere delle undici tracce che lo compongono si presenta uniforme e assolutamente univoco, destreggiandosi tra sonorità alternative e industrial metal e mostrandosi contaminato da massicce
dosi di elettronica sperimentale.

Nonostante l’aspetto meramente produttivo e il missaggio sia interessante, il disco risulta piuttosto stucchevole a causa della ripetitività che fa sembrare tutti i brani simili tra loro. La musica assume il ruolo di rumore di fondo (per quanto elaborato) volto a creare un’atmosfera di pena e strazio che faccia da tappeto rosso per la voce e per i testi.

Nel suo complesso, Tutto Il Corpo E’ Genitale rimanda, a più riprese, al mood di Trent Reznor e del rock cupo e sperimentale anni ‘90, ma sembra non focalizzare mai un intento preciso, rimanendo sospeso in un limbo privo di cadute quanto di ascese.

Dal punto di vista vocale e lirico, ci troviamo all’ascolto di uno spoken recitante un vero e proprio flusso di coscienza, il quale tratta, con grande ermetismo e dolore, le emozioni e le percezioni sensoriali.

Sotto questo aspetto, Ti Auguro Di Rimanere Da Solo è uno dei capitoli più esaustivi ed esplicativi dell’intera release. Il verso dell’elefante, infatti, oltre ad essere collegato alle liriche interpretate da Giovanni Mori (mente e anima del progetto L.C.B.), squarcia a metà la canzone dando una sensazione di tormento fortemente tangibile.

La totale assenza di melodie e/o cantati, mischiata alla (quasi) totale assenza di armonia o strutture sonore precise, è un altro elemento che rende difficoltoso e lento l’incedere dell’opera.

Insomma, in Tutto Il Corpo E’ Genitale possiamo riconoscere una certa valenza emozionale e animale volta a sfogare le tensioni e le ferite dello spirito sotto forma di monologhi e suoni, ma anche una ridondanza musicale troppo ostinata che fa scomparire gli intenti nobili de Le Cose Bianche sotto un consistente velo di perplessità.

TRACKLIST:

1. Va Tutto Bene Giò

2. Il corpo reagisce prima della mente

3. La sindrome del Tramonto

4. Lie

5. Mi fai proiettare dentro un tempo diverso

6. Vaghe Stelle dell’Orsa

7. Ti auguro di rimanere da solo

8. Tutte le notti della mia vita mi manca qualcuno

9. Il trattamento di giugno

10. Tutto il corpo è genitale

11. Quando il procedimento simbolico è la sola compagnia che ti resta

FORMAZIONE:

Giovanni Mori – basso e voce

Eraldo Bernocchi – noises (tracce 1, 8 e 11)

Lunus – voce e synth (traccia 4)

Wertham – synth (traccia 10)

Bruno Dorella – batterie elettroniche (tracce 5 e 11)

Dan PK – chitarra (tracce 1, 3, 6 e 10)

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