Corteccia: recensione di Quadrilogia Delle Distanze

Corteccia

Quadrilogia Delle Distanze (EP)

Autoproduzione

8 aprile 2022

genere: canzone d’autore, acustica, synth folk, elettronica

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

A distanza dal precedente EP Quadrilogia Degli Stati D’Animo (e in attesa del terzo e ultimo capitolo, Quadrilogia Del Ritorno), il duo synth folk milanese Corteccia manda alle stampe il suo nuovo EP intitolato Quadrilogia Delle Distanze, autoprodotto e anticipato dall’uscita dei singoli Il Ritorno Dei Viaggiatori, Vorrei e Mai, e dei rispettivi videoclip.

Composto dai due autori e polistrumentisti Pietro Puccio (voci, cori, batteria, percussioni, programmings) e Simone Pirovano (tastiere, basso, percussioni, iPad, programmings, convertitori), il progetto meneghino Corteccia, mescolando sia progressioni artigianali dal taglio vintage e contemporaneo che strumentazioni analogiche e digitali, dà seguito a un flusso cantautorale dai contorni audiovisivi cangianti, in cui riverberi vellutati e acustici, atmosfere poetiche, danze tribali e suggestivi intrecci armonici e melodici fanno da cornice epidermica a quei paesaggi stilistici tipici della canzone d’autore italiana.

Attraverso le quattro tracce della release (Il Ritorno Dei Viaggiatori, Vorrei, Mai, La Distanza), Pietro Puccio e Simone Pirovano, forti di un sodalizio artistico saldo e duraturo e sfruttando la ricchezza linguistica della metafora, raccontano le connessioni interattive che regolano i rapporti interpersonali e le dinamiche della contemporaneità nel dualismo dei contrasti tra mondo interiore e mondo speculare, partendo da un’esperienza personale, dalla percezione del proprio viaggio introspettivo, fino ad ampliarsi e coinvolgere (almeno nell’intenzione) più persone possibile.

Il tutto plasmando e modellando, in un graduale crescendo di trame sonore, certe ispirazioni tematiche come fossero un unico blocco di creta da cui poter ristabilire e ridefinire, con passione, coerenza e discreto equilibrio, forme e spessore di un desiderio comune: ovvero, quello di tornare a respirare e muoverci liberamente, con la speranza (decisamente utopica) di riabbracciare una prospettiva più profonda e una rinnovata curiosità.

C’è stato un periodo in cui la finestra di casa è stato l’unico sguardo sul mondo, complici le conseguenze dovute alla pandemia e alle restrizioni a causa dei lockdown. Un contesto che ci ha permesso di riflettere sul peso delle nostre azioni e sulla necessità di ritrovare la nostra vera essenza, in cui distanza era sinonimo di lontananza fisica, di distanziamento sociale, quando le uniche forme di contatto tra gli esseri umani si riducevano e riassumevano nelle finestrelle virtuali dei nostri strumenti tecnologici.

Non che prima della pandemia la condizione umanistica della società fosse chissà quanto più inclusiva ed eterogenea rispetto ad oggi. Un isolamento, spirituale, affettivo e geografico, che ha inevitabilmente influenzato e modificato la nostra sfera cognitiva, la nostra sensibilità comunicativa, sia in merito alle esigenze dell’attualità sia assottigliando sempre di più, quasi a farla sparire, la linea del nostro orizzonte.

Concentrandosi proprio sulla percezione flessibile e simbolica delle distanze e del tempo, dove mondi contrapposti sembrano sovrapporsi e confondersi tra di loro su uno stesso asse di rotazione, Pietro Puccio e Simone Pirovano riescono a dipingere e animare affreschi umorali, servendosi di uno spartito fluido fatto di pennellate ritmiche, ambientazioni oniriche e teatralità evocativa, distillando delicatezza, sobrietà, intimismo e misurata intensità.

Calandosi nelle avventure dell’odissea contemporanea e mitigando l’inafferrabilità del presente, i Corteccia trasmettono, dunque, il loro manifesto emotivo nella retrospettiva riservata, malinconica e sognante di Quadrilogia Delle Distanze; con quelle istantanee che, da un lato, cercano di affiorare alla mente, a volte riconoscibili, a volte meno, trasformandosi e cancellandosi, e dall’altro instillando, goccia a goccia, l’idea di possibili destini e scenari ancora tutti da scoprire.

facebook.com/cortecciaproject

Membri della band:

Pietro Puccio: voci, cori, batteria, percussioni, programmings

Simone Pirovano: tastiere, basso, percussioni, iPad, programmings, microfoni, convertitori

Tracklist:

1. Il Ritorno Dei Viaggiatori

2. Vorrei

3. Mai

4. La Distanza

Credits: testi, musica e artwork di Pietro Puccio

Additional Musicians:

Sebastiano De Gennaro: vibrafono, pianoforte, percussioni, audiocassette

Lorenzo Caperchi: editing, riverberi, compressori

Simone Zeemo Beretta: sampling

Prodotto da Corteccia, Sebastiano De Gennaro, Lorenzo Caperchi

Mix: Lorenzo Caperchi, Simone Pirovano

Mastering: Giovanni Versari (La Maestà Mastering Studio)

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