14 marzo 1980. I Def Leppard pubblicano l’album d’esordio On Through the Night.
Questo disco riscosse un ottimo successo nel Regno Unito, arrivando alla posizione n°15 degli album più venduti, e con il quale il gruppo tentò anche di sfondare negli USA, basti ascoltare la canzone Hello America, oppure notare che dopo la pubblicazione dell’album i Leppard si gettarono in una serie di tour promozionali soprattutto negli States, aprendo i concerti di Pat Travers, AC/DC e Ted Nugent.
Diciamo che i Def Leppard potevano essere considerati la versione anni ’80 dei Blue Öyster Cult. Prima che la band affidasse la produzione a John Mutt Lange, On Through the Night fu prodotto da Tom Allom, che stava per legare indissolubilmente il proprio nome ad una band leggendaria.
Solitamente la stragrande maggioranza degli utenti rock lega il nome dei Def Leppard a dischi come Pyromania, Hysteria o Adrenalize. Ma non va dimenticato che quei quattro ragazzini di Sheffield furono capaci, nel 1980, di concepire un vero e proprio gioiello di NWOBHM.
On Through the Night è un album fatto di toni cupi e selvaggi, in cui emerge l’urgenza giovanile di esprimere una impetuosa carica di forza ed energia sin dal riff intro di Rock Brigade, una sorta di C’mon and Love Me dei Kiss ma più veloce. Senza dimenticare pezzi storici di quest’album quali It Could Be You, Wasted, Rocks Off e It Don’t Matter, con sonorità simili a quelle dei Judas Priest e degli Iron Maiden della fase Paul Di’Anno. Il disco si chiude con Overture (una contraddizione nel titolo), brano dallo stile orecchiabile, vagamente riconducibile ai Boston di More Than a Feeling.
Nonostante l’esordio in un contesto storico che avrebbe dato nuova linfa vitale alla scena hard rock e metal britannica, i Def Leppard non potevano essere considerati una band heavy metal, o almeno non più dalla pubblicazione di Pyromania in poi. Ma a pensarci bene, i Def Leppard non potevano essere considerati nemmeno una band glam: primo perché erano già famosi prima che trucco e lacca per i capelli tornassero di moda, secondo perché la loro immagine di band era praticamente inesistente, cioè a parte il cantante Joe Elliott, gli altri componenti della band sembravano tutti uguali.
Ma alla fine, i Def Leppard erano troppi noti per risultare tutti uguali, oppure anonimi. Ed è così che i Pirati di Sheffield, alla guida del loro tir volante, iniziarono conquistare le strade del rock degli anni Ottanta.
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