Donald Fagen: recensione di The Nightfly

Donald Fagen

The Nightfly

Warner Records

1° ottobre 1982

genere: jazz, soft blues, west-coast sound, AOR, yacht rock, R&B, soft funk, easy-listening fusion

_______________

Recensione a cura di Andrea Musumeci

Immaginate per un attimo di trovarvi in qualche ridente località balneare, su una spiaggia esotica, rilassati sul lettino mentre alternate un sorso di spritz a un tiro di Winston Silver, coccolati dalle onde soul-funkeggianti che arrivano dalle casse in filo-diffusione: note morbide si mescolano ai riflessi del tramonto, quando il sole si posa dolcemente sulla linea dell’orizzonte.

C’è un momento in cui la nostalgia smette di essere ricordo e diventa rifugio. Un luogo fatto di vinili jazz, luci soffuse, radio d’epoca e sogni sospesi. Dopo l’esperienza con gli Steely Dan, Donald Fagen — cantautore del New Jersey — pubblica The Nightfly, il suo primo lavoro solista: uno spazio a cui tornare quando tutto fuori sembra stonare.

Siamo nei primi anni ’80. L’America è attraversata dalla tensione della Guerra Fredda, l’ombra del nucleare incombe, il mondo accelera tra edonismo e innovazione. Fagen guarda indietro, ripercorre gli anni della sua giovinezza, ma con leggerezza e ironia: The Nightfly è un concept album che rievoca gli anni ’50, non per mitizzarli, ma per raccontare l’ingenuità di una generazione che ha creduto in qualcosa di più grande.

Anche la copertina dice molto: Fagen accanto a una radio d’epoca, sigaretta in mano, dischi sparsi. Bianco e nero essenziale per un disco che parla di memoria, solitudine e possibilità.

Eppure, nonostante il contesto e l’anno di uscita – 1982 – The Nightfly conserva un’attualità sorprendente. Parla di speranza in un tempo fragile, del bisogno di relazioni vere in una società sempre più distante, dominata da rapidi cambiamenti e crisi globali. È un album che riflette sul rapporto tra uomini e macchine, sulla perdita di contatto, ma lo fa con maturità e una sottile ironia.

Sul piano strumentale, è un lavoro profondamente consapevole, curato nei minimi dettagli. Registrato interamente in digitale (tutt’ora è un disco di riferimento per testare le apparecchiature stereo), mostra un equilibrio perfetto fra precisione tecnologica e calore umano. I suoni – calibrati e scelti con cura – si mettono al servizio delle atmosfere, muovendosi tra tastiere malinconiche, fiati rotondi, chitarre nitide e vibrazioni vaporewave.

Lo stile Yacht Rock, attraverso quel mix di sfumature fusion dal tratto vintage, in cui si mescolano tessiture jazz, trame soft funk, west-coast sound e morbidezza AOR e R&B, diventa dunque soundtrack ideale per chi cerca un momento di respiro. Otto tracce dove i ritmi si distendono e le melodie avvolgono.

Ogni brano racconta qualcosa. In I.G.Y. si canta l’ottimismo post-bellico con una vena di disincanto: “What a beautiful world this will be, what a glorious time to be free”. In New Frontier, due adolescenti si ritrovano in un bunker tra dischi jazz, drink improvvisati e idee romantiche: “Let’s pretend that it’s the real thing and stay together all night long”.

La titletrack è un ritratto in penombra: “I’m Lester the Nightfly, hello Baton Rouge”. Un DJ trasmette nel cuore della notte, parlando alle anime insonni e cercando una voce a cui rispondere. Rispetto al cinismo lucido degli Steely Dan, The Nightfly introduce una sensibilità diversa. In Maxine, Fagen immagina una quotidianità condivisa, tra mura domestiche, presenze amiche e un futuro da costruire insieme: “We’ll move up to Manhattan and fill the place with friends”.

Nonostante avesse ottenuto sette nomination ai Grammy, Donald Fagen non vinse. Ma poco importa, perché a oltre quarant’anni dalla sua uscita, The Nightfly resta un classico senza tempo, che continua a suonare su una frequenza tutta sua. Un luogo illusorio ma benefico, in cui disconnettersi dalla routine del quotidiano, lasciandosi trasportare da linee melodiche leggermente frizzanti e dal groove vellutato di certe armonie.

Tracklist:

1. I.G.Y. (International Geophysical Year) 2. Green Flower Street 3. Ruby Baby 4. Maxine 5. New Frontier 6. The Nightfly 7. The Goodbye Look 8. Walk Between Raindrops

© 2025, Fotografie ROCK. All rights reserved.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.