Kim Deal: recensione di Nobody Loves You More

Kim Deal

Nobody Loves You More

4AD

22 novembre 2024

genere: alt-rock, mariachi rock, psych rock, groove rock, dream-folk, surf

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

Dopo ben quattro decenni di attività alle spalle, dapprima coi Pixies e successivamente nei The Amps e The Breeders, Kim Deal firma all’età di 63 anni il suo primo album solista intitolato Nobody Loves You More, edito per l’etichetta 4AD e anticipato dall’uscita dei singoli A Good Time Pushed e Nobody Loves You More.

Un disco di lunga gestazione, per gran parte registrato dal compianto Steve Albini, nel quale sono stati coinvolti diversi collaboratori: la sorella gemella Kelley Deal, Jim MacPherson, Mando Lopez e Britt Walford dei The Breeders, Raymond McGinley dei Teenage Fanclub, Jack Lawrence dei Raconteurs, Fay Milton e Ayse Hassan delle Savages e Marta Salogni al mix.

Icona femminile del rock alternativo d’oltreoceano, al pari dell’ex Sonic Youth Kim Gordon, Kim Deal colleziona undici tracce che oscillano tra giocosità e malinconia, mostrando la necessità di guardarsi indietro e abbozzare un bilancio della propria vita: brani che parlano di vacanze invernali con i genitori nelle Florida Keys e di quando ha eseguito la cover del brano Margaritaville di Jimmy Buffett al matrimonio dell’amico Mike Montgomery, passando attraverso il dolore per la madre malata di alzheimer.

In una cultura come quella contemporanea, che celebra l’eterna giovinezza e demonizza l’invecchiamento, non è così semplice affrontare le complessità della vita e abbracciare le conseguenze dei cambiamenti, ma spesso è solo in retrospettiva che riusciamo a comprendere il significato delle nostre esperienze, riconoscendo persino la bellezza che si cela dietro ai fallimenti.

Un lungo percorso di ricerca interiore e rinascita spirituale che ha portato la musicista dell’Ohio – ritratta da sola su una zattera in mezzo al mare come una specie di sopravvissuta – a maturare una dimensione di assoluta libertà creativa. La si percepisce nell’ambiente emozionale che è riuscita a creare: una bolla di calore e intimità dove è ancora possibile promettersi nuovi inizi e amplificare i sogni (“let’s start a new life”), dove tutto è ancora voglia di sentire, vivere ed esplorare, dove non è mai troppo tardi per reagire alle situazioni avverse (“se questo è tutto ciò che siamo sono fottuta […] vado dove voglio mentre sono ancora sul pianeta”).

Sappiamo bene che non è più tempo di rivoluzioni in ambito pop, eppure Kim Deal, accompagnata dal suo timbro delicato e svagato e conservando, in parte, vibrazioni di quel sound che ha contribuito a riformare l’andamento musicale degli anni 80, riversa tutta la sua versatilità e indipendenza artistica in quel crossover melodico tra strumming AOR dai contorni caramellosi e aperture più fragorose di fattura noise, rivelando una freschezza compositiva decisamente più accattivante e imprevedibile rispetto alla stanchezza creativa dei suoi ex compagni Pixies.

Se da un lato Kim Deal rimette in circolo fantasticherie sonore in pieno stile indie-rock oriented, ma senza speculare sull’effetto nostalgia, dall’altro si inebria di arpeggi delicati, vellutati e al tempo stesso ruvidi ed enigmatici. Così, Nobody Loves You More si presenta come un disco ricco di elementi ritmici e di tensioni alterne, tra ballad dalle tonalità jangle-folk e distorsioni psych-noise (Disobedience, Big Ben Beat), mentre la delicatezza orchestrale della titletrack si mescola ai suoni hawaiani e mariachi di Coast e al groove beat-rock crunchy di Crystal Breath, passando per il romantico valzer di Summerland e le brezze sognanti di Are You Mine?, fino all’indolente elettricità pop della conclusiva A Good Time Pushed.

È tempo di andare avanti e lasciare il passato alle spalle, cantava Norman Blake dei Teenage Fanclub nel brano Foreign Land, e dalle canzoni di Nobody Loves You More traspare proprio l’accettazione delle circostanze e tutto ciò che deriva da quell’accettazione, come unica opportunità di catarsi: I want a big change, I want volume, now is time for me to get what I want“.

Tracklist:

1. Nobody Loves You More 2. Coast 3. Crystal Breath 4. Are You Mine? 5. Disobedience 6. Wish I Was 7. Big Ben Beat 8. Bats In The Afternoon Sky 9. Summerland 10. Come Running 11. A Good Time Pushed

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