Laika Nello Spazio: recensione di Macerie

Laika Nello Spazio

Macerie

Overdub Recordings

28 ottobre 2022

genere: alt-rock, noise, groove rock, hardcore punk, funk, post-rock, spoken word

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Recensione a cura di Andrea Musumeci

Ti sei mai accorto di far parte di un meccanismo che non riesci neanche a immaginare? Ti sei mai sentito obsoleto e inutile come un giocattolo crudelmente accantonato? Ti sei mai sentito come chiuso dentro una scatola?

Sempre più assoggettati all’OK degli algoritmi e ormai incapaci di distinguere ciò che è reale da tutto ciò che è comunicazione fake, siamo destinati a morire o vivere con uguale probabilità all’interno dei nostri contenitori virtuali (come nel paradosso di Schrödinger), in quanto vittime e carnefici delle nostre azioni, dei nostri conflitti interiori.

Scavando tra le macerie emotive della contemporaneità, a distanza di tre anni dall’album d’esordio Dalla Provincia, il trio meneghino Laika Nello Spazio manda alle stampe il sequel discografico intitolato Macerie, nuovamente sotto l’egida di Overdub Recordings e anticipato dall’uscita del singolo Coprifuoco Definitivo.

Confermando l’assetto di formazione con batteria e due bassi, Vittorio Capella (voce e basso), Simone Bellomo (basso) e Marco Carloni (batteria) estendono il proprio sguardo critico d’insieme oltre i confini della provincia, centrando il focus tematico sulle condizioni esistenziali dell’essere umano, nel tentativo di scrutare il futuro oltre la fitta nebbia del presente, oltre l’angoscia dei paesaggi digitali, e scandagliare i cumuli d’immagini sfocate di un passato che, dopotutto, rappresenta l’unica certezza in nostro possesso.

Così, i Laika Nello Spazio – quando con istinto reazionario e cinismo, quando con rassegnazione, onestà e ironia dissacrante – riflettono sugli effetti polarizzanti della globalizzazione, sulle dinamiche controverse di una società arrivista e omologante che rigetta il valore della memoria storica per assecondare l’eiaculazione mediatica delle nuove derive linguistiche (Coprifuoco Definitivo), con l’intento di fecondare un nuovo ordine di individui pronti a sacrificare la propria identità sull’altare della vanità effimera e a barattarla come merce di scambio in nome del consumismo.

Attraverso le nove tracce di Macerie, i Laika Nello Spazio conferiscono ancora più enfasi e groove a una commistione stilistica che coniuga velleità filosofico-letterarie, fatti reali di cronaca e contaminazioni sonore eterogenee: si va dalle ritmiche urticanti del noise alle linee convulse e slabbrate del funk metal, dalle vitree escoriazioni del post-rock (rievocando Slint e Fluxus) allo spoken word abrasivo dei Massimo Volume, alternando la forza compulsiva e deragliante dell’hardcore punk al logorio sinistro di movimenti densi, marziali, ossessivi, allucinati e claustrofobici (Film Noir).

Macerie è la presa di posizione psicosomatica – severa, tormentata e astiosa – che la band lombarda, nell’ulcerante equilibrio tra sentimento e ragione, produce nei confronti del reset culturale dei nostri tempi: dalle ingiustizie sociali che osserviamo quotidianamente al sentirsi impotenti perché non riusciamo a cambiare assolutamente nulla (Reazione), fino ad implodere in gastriti emotive che si ripercuotono sul nostro organismo, sulla nostra psiche e, di conseguenza, sul nostro modo di relazionarci con l’ambiente circostante.

“Perché è nella superficialità, non nella profondità, che si annega.” (Luciano Manicardi)

D’altronde, che mondo sarebbe se non potessimo alimentare e condividere le nostre misere guerre quotidiane, se non potessimo mostrare a tutti le nostre divise usurate e rattoppate con la stoffa del pregiudizio. Emerge, pertanto, la necessità di abbandonarsi alla fusione con qualcosa (o qualcuno) di mistico, di sentirsi parte integrante di un qualcosa che vada oltre la scienza, di simboli e culti per reprimere i nostri istinti più bassi e assolverci da ogni genere di male oscuro (Evento Sentinella). Un ecosistema umanistico fatto di convenzioni, patologie, contraddizioni e credenze partorite dalla mente stessa dell’uomo, e che continuano a tramandarsi nei secoli, in un circuito ereditario senza fine.

Cosa otterremmo continuando a coprirci gli occhi davanti all’evidenza? Cosa succederà quando capiremo che il concetto di provincia è solamente una condizione dell’anima, che un luogo vale l’altro e che il nostro sguardo è l’unica cosa che non deve restare uguale? Tante domande, nessuna risposta. Enigmi ancora irrisolti. E nel frattempo tutti gli dèi che abbiamo inventato, e in nome dei quali si seguita a morire, continuano a tacere (Nel Nome Degli Dei, Preghiera).

Gli anni passano, tutto si trasforma, si evolve, e il modo migliore per avere successo, o almeno sopravvivere alla solitudine, è quello di adeguarsi al cosiddetto sistema (Condizione Esistenziale). Adattarsi o soccombere, questo è il dilemma e, al contempo, l’iter concettuale che i Laika Nello Spazio hanno intrapreso con Macerie. L’istinto di sopravvivenza risiede nella natura umana e prevarrà sempre su tutto, nel più classico dei “mors tua, vita mea”.

È impossibile, dunque, sfuggire al vortice della società commerciale dei consumi (così come viene descritta da José Saramago nel suo romanzo La Caverna), così com’è inverosimile sottrarsi alla corrente di un fiume che non potrà mai più tornare indietro, ma solamente entrare a far parte di un insieme più grande e fuori controllo, per approdare a quell’orizzonte cui l’umano, da sempre, è destinato.

Oggigiorno si finisce per accettare quello che si vede e che si vive come la realtà, come l’unica verità del mondo. C’è chi resta intrappolato nelle macerie della vita, nell’amara nostalgia di com’era un tempo quel volto, e chi invece, credendo in se stesso o con l’aiuto di una forza spirituale dall’esterno, solleva le macerie e prova a ricostruire, a strappare pezzi di vita da quelle rovine per creare una nuova opportunità, una nuova illusione.

facebook/laikanellospazio

Membri della band:

Vittorio Capella: voce, basso

Simone Bellomo: basso

Marco Carloni: batteria

Tracklist:

1. Macerie

2. Coprifuoco Definitivo

3. Reazione

4. Schrödinger

5. Evento Sentinella

6. Film Noir

7. Nel Nome Degli Dei

8. Una Preghiera

9. Condizione Esistenziale

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