Eccoci arrivati anche alla fine di quest’anno e, come sempre, è tempo di classifiche e bilanci.
In attesa di svelarvi, tra qualche giorno, i migliori album del 2022 secondo la redazione di Fotografie ROCK, vi anticipiamo la top 5 per quanto riguarda il mondo del metal.
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Classifica a cura di Marco Calvarese
5° Posto: Lamb of God – Omens
Oltre a consegnarci un gruppo in forma smagliante, Omens si distingue anche per l’inserimento di elementi eterogenei rispetto alle precedenti uscite: le influenze thrash si fanno più palpabili, c’è un rinnovato gusto per una struttura compositiva più tradizionale, senza tuttavia perdere groove, preservando un’inaudita dose di violenza e quella capacità di tenere sempre alta l’intensità d’esecuzione.
4° Posto: Amorphis – Halo
Attraverso le undici tracce di Halo, gli Amorphis compiono l’ennesimo viaggio arabescato, non fallendo mai l’obiettivo di maturare passo dopo passo e regalando emozioni sempre nuove.
3° Posto: Ibaraki – Rashomon
Rashomon è un album adatto a chiunque ami la buona musica e per questo meriterebbe una chance da parte di tutti gli appassionati. L’opera si inscrive entro il perimetro definito rispettivamente dagli intro e outro folk di Hakanaki Hitsuzen e Kaizoku, per dipanarsi attraverso una tracklist fatta di brani mediamente lunghi ed estremamente vari: si va dal taglio più black metalcore di Kagutsuchi, al black sinfonico-dark metal, fino alle intense venature prog di Ibaraki-Dojo e Tamashii No Houkai.
2° Posto: Decapitated – Cancer Culture
Cancer Culture ci accoglie minaccioso e suadente, con un titolo e una cover che potrebbero benissimo essere i frutti marci della mente malata dei Carcass, e ci blandisce con la promessa di una release molto breve (poco più di 37 minuti di musica): a conti fatti si rivelerà una scelta vincente, perché finisce per asciugarne i contenuti, evitare filler e ci consegna un concentrato di emozioni forti di qualità ineccepibile e senza la minima caduta di tono.
1° Posto: Machine Head – Of Kingdom and Crown
Of Kingdom And Crown, nel suo tappeto sonoro composto da tredici tracce, si presenta come un’opera organica suddivisibile in quattro atti, definiti e tenuti insieme da tre interludi, nei quali prevalgono, in maniera alterna, violenza inaudita e disperazione, così come accade nell’animo dei due protagonisti immaginari.
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