Europe – The Final Countdown

26 maggio 1986.

Gli Europe pubblicano il singolo ‘The Final Countdown’, brano che diventerà un classico del rock degli anni ’80.

Gli anni ’80 sono stati il decennio caratterizzato dal boom commerciale del sintetizzatore: è sufficiente ricordare il successo che ebbe l’utilizzo del sintetizzatore anche nel mondo dell’hard rock e del metal, come la famosa ‘Jump’ dei Van Halen e gli Iron Maiden con ‘Somewhere in Time’, per fare soltanto un paio di esempi.

A Joey Tempest venne di getto quel riff, grazie a quel Korg Polysix, un sintetizzatore ultimo modello appena uscito, ed un testo liberamente ispirato a ‘Space Oddity’ di Bowie.

Quel riff sarebbe passato alla storia, sarebbe diventato il riff di ‘The Final Countdown’.

Però, quella volta, la prima volta, quella bozza passò direttamente nel cassetto e lì rimase per cinque anni.

Nel 1986, il bassista John Leven ascoltò casualmente il riff e suggerì a Tempest di costruirci attorno una canzone, mentre il chitarrista John Norum era contrario.

Alla fine giunsero ad un compromesso: avrebbe utilizzato “The Final Countdown’ come brano d’apertura dei concerti, una sorta di intro a sipario aperto. Tutti d’accordo.

Qualche mese dopo, il gruppo era riunito attorno a un tavolo per decidere quale singolo far uscire per l’album omonimo. In pole position c’era ‘Rock The Night’, ma anche in questo caso non c’era unanimità.

Quasi come provocazione, a un certo punto, Tempest disse: “Perchè non facciamo uscire ‘The Final Countdown’?”

La casa discografica gli diede subito ragione e a quel punto anche Norum si arrese.

‘The Final Countdown’ uscì come singolo e fu un trionfo: primo posto in 26 paesi, 8 milioni di copie vendute.

Avevo tredici anni la prima volta che vidi gli Europe, era il 1987, ed erano tra gli ospiti internazionali in quell’edizione del Festival di Sanremo.

L’esibizione fu rigorosamente in play back, a quei tempi funzionava così, però rimasi incantato, musicalmente parlando, da quei metallari svedesi, che a quel tempo, a me, sembravano veramente degli alieni venuti da chissà quale pianeta.

La voce della speaker che annuncia l’entrata degli Europe è quella di una giovane Serena Dandini, che presenta proprio ‘The Final Countdown’, come canzone tratta dall’omonimo secondo 33 giri della band.

Sbagliato, poiché ‘The Final Countdown’ era già il terzo album della loro discografia.

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