Pink Floyd – Another Brick in the Wall

‘Another Brick in The Wall’, contenuto nell’album ‘The Wall’, è un brano diviso in tre parti. Scritto da Roger Waters, la sezione più famosa è sicuramente la seconda, quella nella quale gli studenti si ribellano all’oppressione di un sistema scolastico rigido, che limita la libertà di pensiero attraverso un tritacarne psicologico e punizioni corporali. ‘We don’t need no thought control’ è ciò che urlano i collegiali in rivolta e nella visione complessiva del disco, per il protagonista del concept album, Pink, gli insegnanti non sono altro che ‘another brick in the wall’, un altro tassello in quel muro che sta ergendo a difesa di se stesso.
‘We don’t need no education’ non è da intendere come un inno all’ignoranza, al contrario, non c’è mente più saggia di quella propensa alla curiosità e alla rottura degli schemi, se gli schemi sono imposti e fini a se stessi. L’oppressione e la repressione del pensiero, si sa, hanno storicamente portato a dittature e stragi, temi a cui da sempre Waters si è mostrato sensibile. E in queste poche righe di testo sono racchiusi molteplici significati.
Un testo breve e semplice, quanto ficcante.

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