26 marzo 1985.
Gli Slayer pubblicano il loro secondo album ‘Hell Awaits’.
La prima metà degli anni ’80 fu caratterizzato dai primi segni di declino della New Wave of British Heavy Metal e segnava la nascita di un nuovo esaltante orizzonte sonoro, illuminato dalla fusione tra la ruvidezza e la velocità dell’hardcore punk più estremo ed il tecnicismo dell’heavy metal.
L’impatto fu pesante e devastante.
‘Hell Awaits’ è da considerarsi una vera bibbia del genere, a cui in seguito attingeranno centinaia di band.
Il disco è prodotto dalla Metal Blade, così come il debut album ‘Show No Mercy’, ed anche stavolta la produzione non è eccelsa, da una parte penalizza un pò le chitarre di King e Hanneman, dall’altra esalta la sezione ritmica di Dave Lombardo alla batteria e Tom Araya, voce e basso.
Però, c’è un notevole passo in avanti a livello di scrittura ed i brani diventano più lunghi, più oscuri e sepolcrali.
Brani memorabili come ‘At Dawn They Sleep’, ‘Cripts of Eternity’, ‘Necrophiliac’ e soprattutto le urla isteriche e strazianti di Tom Araya in un pezzo da brividi come ‘Kill Again’.
La ribellione dell’istinto animale che prevale sulla ragione e la caduta verso le fiamme, nella profondità degli Inferi.
Album imperdibile per gli amanti del genere.
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