The Afghan Whigs: Gentlemen – 5 ottobre 1993

5 ottobre 1993.

I The Afghan Whigs pubblicano l’album Gentlemen per la
Elektra Records.

Un letto protagonista di notti infuocate, amori impossibili e malati, violenza verbale e lussuria.

La rabbia concentrata in un rapporto al capolinea che si rigenera ricercando il piacere fisico prima di quello spirituale: una morbosa spinta verso il contatto, verso il sesso come antidoto, il tutto immaginato dalla
malvagia mente di un gentiluomo che si racconta attraverso le sue perversioni, i suoi bisogni più sfrenati.

Queste scabrose tematiche guidano l’anima all’ascolto di Gentlemen, album tra i più significativi
dell’alternative rock d’oltreoceano.

Una viscerale analisi della propria intimità, una presa di coscienza condotta dai The Afghan Whigs, band fondamentale per gli anni ’90 e non solo, nata a Cincinnati (Ohio) dall’idea di due conoscenti, Greg Dulli e John Curley, e trasferitasi all’ombra dello Space Needle, nel pieno del
fermento grunge, per accasarsi alla label indipendente cittadina, la Sub Pop Records.

In realtà il sound dei nostri, pur lambendo vari generi, dal soul psichedelico a lampi hard-rock e blues-rock, suono più affine a gruppi di Seattle come Satchel e Brad, non incrocia mai veramente le carriere di
formazioni punk-rock legate all’etichetta locale come Nirvana, Mudhoney, etc., per citarne alcuni.

Fu una convivenza più casuale che di genere.

Con diverse pubblicazioni alle spalle, gli Afghan Whigs partoriscono il loro capolavoro, Gentlemen: cult-album concepito dal geniale istinto creativo di Dulli, compositore e produttore, oltre che voce e chitarra.

11 momenti che costituiscono un concept alternativo struggente e affascinante, tra i più
rappresentativi di sempre per la musica indipendente.

Poetica aggressiva e peccaminosa: la disperata oscurità avvolge le sonorità e ci trasmette tutta la mescola sonora creata dal gruppo per supportare le graffianti liriche cantate dal solito signore, protagonista e interprete di sentimenti e malesseri legati all’amore e alla sua cruda fine.

Gentlemen esce per Elektra Records il 5 ottobre 1993 e, nonostante lo scarso successo di vendite, porta la
band a ridisegnare il suo futuro e quello dell’indie rock, più sereno e prolifico.

Tracklist

If I Were Going
Gentlemen
Be Sweet
When We Two Parted
Fountain and Fairfax
What Jail Is Like
My Curse
Now You Know
I Keep Coming Back
Brother Woodrow/Closing Prayer

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One comment

  1. […] Un letto protagonista di notti infuocate, amori impossibili e malati, violenza verbale e lussuria, la rabbia concentrata in un rapporto al capolinea che si rigenera ricercando il piacere fisico prima che quello spirituale, una morbosa spinta verso il contatto, verso il sesso come antidoto, il tutto immaginato dalla malvagia mente di un gentiluomo che si racconta attraverso le sue perversioni, i suoi bisogni più sfrenati. Queste scabrose tematiche guidano l’anima all’ascolto di Gentlemen, album tra i più significativi dell’alternative d’oltreoceano, una viscerale analisi della propria intimità, una presa di coscienza condotta dai The Afghan Whigs, band fondamentale per gli anni ’90 e non solo, nata a Cincinnati (Ohio) dall’idea di due conoscenti, Greg Dulli e John Curley, presto trasferitasi all’ombra dello Space Needle nel pieno del fermento Grunge per accasarsi alla label indipendente cittadina, la Sub Pop Records. continua […]

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