The Nice Guys: recensione di It’s Time to Be Nice – 5 gennaio 2020

The Nice Guys

It’s Time To Be Nice

Anfibio Records

5 gennaio 2020

genere: rock n’ roll, glam rock, blues garage, punk

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Recensione a cura di Alberto Maccagno

“E’ momento di essere bravi!” dicono i The Nice Guys … e hanno ragione! Il 5 gennaio 2020 è uscito il primo album della band romana, appunto, It’s Time To Be Nice, edito per Anfibio Records.

Si tratta di un disco glam e rock and roll ispirato da un filone musicale tipicamente d’oltreoceano, di cui i ragazzi non fanno mistero, citando tra le proprie influenze gruppi come AC/DC, New York Dolls e artisti come Chuck Berry.

A farla da padrone, per tutta la durata del progetto, sono le classiche sonorità del genere, con linee vocali molto melodiche, cantate da una bella voce leggermente graffiata, suoni molto “aperti” e gioviali e testi scanzonati.

In questi ultimi si parla spesso d’amore, sia allegramente che in modo più sofferto, ma sempre con un mezzo sorriso sulle labbra e tanta voglia di divertirsi, che ci danno l’idea di essere dentro a uno di quei film californiani, tra spiagge, palme e giornate di sole.

L’album è composto da dieci tracce, tutte registrate e missate presso gli studi NRS Recording Genzano, a Roma, ed è interamente cantato in inglese, ad eccezione di un piacevole episodio in
italiano, ossia Mi Spezzerai il Cuore .

Questo brano, che mostra anche influenze “Oi!”, non sfigura affatto all’interno dell’album, anzi, mostrando un ottimo giro di basso e una bella interpretazione vocale (arricchita da un accento romano a tratti molto evidente) mette l’acquolina in bocca per delle future produzioni in lingua nostrana della band.

Mi Spezzerai il Cuore ci insegna, inoltre, una grande lezione di vita, ossia che anche col cuore spezzato e le lacrime agli occhi, saremo sempre al bar a medicare le ferite: grande verità.

Il brano era stato già rilasciato su Spotify come singolo promozionale di It’s Time to Be Nice assieme a Rock ‘n’ Roll Man (I Wanna Be Your) e ad All The Boys And Girls . I tre pezzi sono stati pubblicati anche su Youtube come singoli di lancio accompagnati da dei semplici progetti grafici.

Inoltre, nel disco troviamo anche una cover dello storico brano Born To Be Wild, degli Steppenwolf , (ribattezzato Born To Be “Nice” ) e una parentesi semi-acustica con il brano di chiusura Going Away, velatamente più malinconico degli altri capitoli del lavoro, ma che tiene fede alla scelta stilistica del disco.

Quello dei “bravi ragazzi”, The Nice Guys, risulta, quindi, essere una release molto piacevole e scorrevole all’ascolto, presentando un’atmosfera retrò e “senza pretese” che lo rende un ottimo “sottofondo” di qualità.

Diciamo, infine, che questo lavoro getta delle ottime basi future, essendo il primo atto della carriera discografica ufficiale del gruppo, mettendone in mostra delle buone doti tecniche, interpretative e una contagiosa voglia di divertirsi che, a tratti, ci dà l’impressione di non essere a Roma (né a Milano), bensì su qualche strada della California… magari a bordo di una bella decapottabile.

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