Burnage, 21 settembre 1972.
Nasce Liam Gallagher, cantautore e frontman degli Oasis, di cui è stato voce principale e autore di alcuni brani.
Personaggio controverso, sfacciato e spregiudicato, è stato, insieme a suo fratello Noel, una delle figure principali del britpop degli anni ’90.
Il rapporto tra i due fratelli è sempre stato croce e delizia della band di Manchester. La fondazione degli Oasis ha avuto luogo più o meno così: Noel scopre che Liam sa cantare e decide di voler entrare nella band del fratello a patto di esserne il capo. Liam, che conosce il talento compositivo di Noel, accetta, e nascono gli Oasis.
La miscela, potenzialmente esplosiva per via del temperamento dei due fratelli Gallagher, inizialmente funziona: il 30 agosto 1994 la band pubblica l’album di debutto, Definitely Maybe, che diventa l’album inglese di una band esordiente capace di vendere più copie nel minor tempo.
Lo stile degli Oasis si rifà a quello dei Beatles, ma in chiave moderna. I Gallagher non negheranno mai di essersi ispirati a John Lennon in molti dei loro brani.
Di contro, non ho mai capito cosa spinse i giornalisti degli anni ‘90 a contrapporre continuamente Blur e Oasis. Due gruppi diversissimi, anche per importanza, con, come unico elemento in comune, l’aver calcato le scene rock britanniche nello stesso decennio.
Dopo oltre un decennio di successi, di album monumentali come (What’s the Story) Morning Glory?, di inni generazionali, da Wonderwall a Don’t Look Back in Anger, nel 2009 la fatidica miscela esplode e gli Oasis si sciolgono.
Liam prosegue la sua carriera dapprima con i Beady Eye e in seguito come solista.
Tuttora i due fratelli sono musicalmente attivi, ma della tanto sperata reunion nessuna traccia.
Citando Axl Rose, potremmo dire che, se i fratelli Gallagher faranno mai pace, sarà Not in This Lifetime… ma sappiamo in quel caso com’è andata a finire.
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