Amusin’ Projects: recensione di Mistery In The Making Vol. 2

Amusin’ Projects

Mistery In The Making vol. 2

autoproduzione

15 settembre 2020

genere: rap, hip hop, jazz, trip hop, urban

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Recensione a cura di Alberto Maccagno

Il 15 settembre 2020, sotto autoproduzione, uscirà Mistery In The Making vol. 2, il nuovo album di Amusin’ Projects.

Ad animare l’opera è un intento nobile, ossia la rivalorizzazione della musica rap e delle tantissime influenze che la contaminano, spesso desuete ed estemporanee.

Nel progetto guidato da Arsen Palestini, emcee e compositore dell’area capitolina (unico ad occuparsi dell’aspetto vocale nel progetto), assistiamo all’hip hop classico di matrice jazz, a evidenti richiami trip hop e, infine, a sperimentazioni in stile lo-fi downtempo.

Proprio lungo la linea di quest’ultimo genere nasce First Term Test, secondo episodio in scaletta che si rivela un piccolo gioiello (di appena due minuti) dalle sfumature oniriche e leggere, affermandosi come il brano migliore dell’EP.

Oltre a quest’ultimo sono degne di menzione Phantomwise, traccia dalla produzione scura e tenebrosa (seppur piuttosto calma) che rimanda alle sonorità grigiastre dei Portishead, e la
conclusiva Bring Back The Meaning In Rap, canzone-monito che incita una rivalutazione dell’aspetto lirico nella musica urban e che strizza ampiamente l’occhio alle idee compositive di un
artista come DJ Gruff.

Il disco presenta, però, anche diverse incertezze; aldilà di ogni buon proposito e di ogni ottima base di partenza, si riscontra una povertà metrica e di flow dei rappati (spesso troppo “alla vecchia” e decisamente ridondanti) che non rende completamente giustizia al piacevole lavoro di beatmaking e di scratch su cui posano, un utilizzo della lingua inglese che genera qualche perplessità e una
durata troppo esigua che, ad ascolto finito, lascia con la sensazione di aver assistito a uno schizzo o, comunque, a un’idea embrionale ancora da sviluppare.

In ultima analisi, possiamo affermare che Mistery In The Making vol. 2 sia un album nobile e romantico, oltre che tutto sommato scorrevole, con cui il progetto Amusin’ Projects mette in mostra limiti simili a quelli già riscontrabili nel vol. 1 ma anche un lato propositivo e appassionato che fa ben sperare per un’evoluzione e una maturazione futura.

TRACKLIST:

1. Lovedown

2. First Term Test

3. Hip Hop In The Record Shop

4. Phantomwise

5. Bring Back The Meaning In Rap

FORMAZIONE:

Arsen Palestini – voce

NES – produzione (traccia 1)

C_Loud – produzione (traccia 2)

Kato – produzione (traccia 3)

Phantomwise – produzione (traccia 4)

Simone Romani – produzione (traccia 5)

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