Intervista ai LA METHAMORFOSI: ottobre 2019

GUAI, il primo disco dei quattro musicisti di Udine, pubblicato a settembre del 2019, esprime un messaggio mirato e autentico, attraverso l’urgenza di comunicare tematiche sociali ed introspettive del tutto attuali, tra individualismo, malessere, illusioni e resilienza.

Fotografie ROCK ha voluto intervistare i LA METHAMORFOSI, per conoscere meglio il loro progetto musicale ed il loro debut album fresco di stampa.

Chi sono e come nasce il progetto La Methamorfosi. La scelta del vostro nome è in qualche modo collegata al romanzo di Franz Kafka?

La Methamorfosi è un progetto che nasce nel 2016 tra 4 musicisti friulani (Michele voce, Matteo chitarra, Piero bassso e Joe batteria) provenienti da gruppi rock ormai disciolti (Tapir Gets Angry, Jar of Bones) che avevano ottenuto in passato un discreto successo underground con un repertorio in lingua inglese. Dopo 2 anni di lavoro in sala prove abbiamo realizzato il primo lavoro in studio composto da 11 tracce inedite, a cui abbiamo dato il nome Guai come la title-track di apertura.

Il nome della band potrebbe essere un omaggio al grandioso romanzo di Kafka, di cui amiamo i contorni oscuri e claustrofobici, ma in realtà si presta a molteplici interpretazioni, una di queste è il cambiamento musicale che abbiamo avviato abbracciando la lingua italiana, una sorta di scommessa che abbiamo voluto fare con noi stessi abbinando sonorità rock alternative-metal a testi in italiano; a giudicare dalle prime recensioni del nostro debut-album Guai (uscite nelle ultime settimane sulla stampa) possiamo dire che siamo sulla strada giusta!

Il Friuli Venezia Giulia è una terra dal ricco patrimonio culturale ed enologico. Voi, invece, avete scelto di fare i musicisti…

Non preoccuparti che anche sul fronte enologico sappiamo il fatto nostro! Musica e vino sono da sempre un connubio indissolubile, in tutte le sagre di paese le principali attrazioni sono l’enoteca e l’orchestra, quindi da buoni friulani anche noi amiamo entrambe le cose!

Scherzi a parte, il Friuli Venezia-Giulia è stata terra di artisti importanti anche sul fronte musicale come Elisa, Prozac +, Tre Allegri Ragazzi Morti, Mellow Mood, Slowmotion Apocalypse; oggi la scena locale non è meno effervescente di un tempo e ci sono molte band valide che meriterebbero visibilità a livello nazionale, come gli Alba Caduca, i Volvodrivers, i Sever o i The Gangsters.

Il male che è nel mondo viene quasi sempre dall’ignoranza, e la buona volontà può fare guai quanto la malvagità. (Albert Camus). Quali sono i GUAI che hanno ispirato il vostro disco?

Guai parla in modo molto diretto delle sensazioni che proviamo ogni giorno sulla nostra pelle, degli errori che commettiamo, delle debolezze che ci contraddistinguono, delle delusioni che non riusciamo ad evitare ma anche dell’orgoglio che abbiamo dentro, della voglia di rinascita e di riscatto, di dire no ad una sistema che vorrebbe dirci ogni giorno cosa fare, come vestirci, cosa mangiare, cosa bere e cosa comprare… diciamo che se detesti le mode del momento e gli influencer amerai La Methamorfosi!

La rivoluzione rock degli anni ’90 ha lasciato un segno indelebile e Guai, il vostro debut album, ne è una chiara testimonianza.

Il rock alternativo degli anni ’90 ha scritto pagine indelebili nella storia della musica leggera e tutti noi abbiamo ascoltato e riascoltato molto quel filone musicale, caratterizzato da una affascinante decadenza poetica ed una voglia di ribellione forse irripetibili; i suoni de La Methamorfosi rendono omaggio a quella scena pur evolvendosi alle tematiche più attuali grazie ai testi in italiano che esplorano le contraddizioni della società del XXI secolo.

Sin dalla titletrack che apre l’album, e negli altri due singoli SP(sostanza piacente) e Mia, è razionalmente impossibile non notare il trademark sonoro di band storiche come Ritmo Tribale ed Alice In Chains, e la lezione doom di sabbathiana memoria.

Sono d’accordo, amiamo molto le band che hanno esplorato il lato più oscuro del rock, oltre a quelle che hai nominato ci piace ricordare anche Soundgarden, Mad Season, Tool, Rollins Band, Helmet, Quicksand, Kyuss, Fu Manchu, Queens of the Stone Age; anche in Italia ci sono state e ci sono tutt’ora band fantastiche come Karma, Marlene Kunz, Afterhours, Verdena o Linea 77 che sono state fonte di ispirazione per il nostro percorso musicale.

Se vi proponessero di partecipare ad un talent, che fareste?

Sarebbe bello fare un talent e spaccare tutti gli strumenti davanti alla giuria… magari un giorno lo faremo! I talent televisivi sono abbastanza tristi perché illudono ragazzi molto giovani mostrandogli una realtà dorata dove il successo arriva in un attimo, ma poi quando le telecamere si spengono si rimane da soli e qui cominciano i problemi… è un peccato perché i più giovani sono indotti a credere in scorciatoie facili mentre dovrebbero essere spronati a lavorare sodo e fare una sana gavetta, che ti permette di essere te stesso in qualsiasi situazione e vivere la musica con lo spirito giusto.

Recentemente Pete Townshend ha dichiarato che il rock della chitarra è morto. Pensate sia una sentenza definitiva o solo una bella frase ad effetto?

Non vogliamo credere che il rock suonato sia morto, ma effettivamente gli strumenti musicali stanno gradualmente scomparendo a vantaggio di campionamenti o addirittura basi pre-registrate, cioè quelle che oggi usano dal vivo molti “pseudo-artisti” che vanno per la maggiore tra i giovanissimi.
Lo sviluppo delle tecnologie ha portato ad un “consumo” musicale molto diverso rispetto al passato, ormai i cd non si stampano praticamente più, tutto viaggia solo in digitale anche in termini di ascolto tramite streaming, quindi la cara vecchia chitarra fa sempre più fatica a mantenete il centro della scena.
Ci auguriamo che gli strumenti non scompaiano del tutto e che soprattutto ci sia gente che abbia ancora voglia di ascoltare musica suonata dal vivo… finchè resterà anche un solo ragazzo davanti a noi La Methamorfosi continuerà a suonare il suo dannato rock‘n’roll!

Dove vi porterà la prossima metamorfosi?

Il futuro è un mistero per tutti, percui lasciamo aperte le porte ad ogni evoluzione. Adesso siamo concentrati sulla promozione di Guai, per la quale ci siamo rivolti all’agenzia Lunatik di Gian Paolo Giabini, professionista di grande esperienza che ci sta dispensando consigli molto utili, ed abbiamo realizzato i video della title-track Guai (prodotto da Clabax) e del singolo SP (prodotto da Fabio Tesi), quest’ultimo in un mese ha raggiunto 125.000 visualizzazione su Youtube, risultato oltre ogni aspettativa che ci rende molto orgogliosi. Quello che ci interessa di più è promuovere l’album dal vivo, per questo in questi giorni abbiamo avviato una collaborazione con la Hero Booking Agency di Verona; le date del tour promozionale sono in corso di definizione e saranno pubblicate a breve sul nostro sito www.lamethamorfosi.com
Vi aspettiamo ad uno dei nostri concerti, ciao!

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