Calamari For Lunch
Calamari For Lunch
(R)esisto Distribuzione
27 novembre 2020
genere: psych rock, dark folk blues, post-punk, krautrock
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Recensione a cura di Andrea Musumeci
Quando l’anima esprime la sua creatività nel suo oceano psichico mediante metafore d’acqua appare come una madre che sperimenta nuove forme embrionali e fluide di coscienze.
Il 27 novembre è uscito, per (R)esisto Distribuzione, il primo disco omonimo della band piombinese Calamari For Lunch, anticipato dai singoli In The Lounge e Mesmerize.
Di questa release, colpisce immediatamente l’impatto visivo dell’artwork: copertina dallo stile grafico multicolore e sgargiante che si rifà palesemente all’immaginario della cultura psichedelica degli anni ’60, vedi ad esempio le cover dei 13th Floor Elevators e dei Jimi Hendrix Experience.
Un’esperienza panoramica che si apre a ventaglio su orizzonti multimediali e multiformi, come la coda di un pavone nella sua magnifica ruota, e che si allarga a raggiera in una danza spirituale tra vanità e lusso orientale, sprigionando affreschi emotivi pre e post-hippie dai sapori agrodolci e dai colori mediterranei ed esotici.
La missione dei Calamari For Lunch è quella di combinare le radici blues, le parabole cosmiche del krautrock e le pulsazioni acuminate del post-punk anglosassone, liberando una sorta di magnetismo animale dalle sonorità barocche e gotiche, e mescolando il gusto retromane grunge di sponda San Diego (per intenderci, quella degli Stone Temple Pilots di Sex Type Thing), alle melodie riverberate e terrose del dark folk younghiano (Ink), ai tremoli ovattati di Bo Diddley e alle suggestioni ipnotiche e southern dei King Gizzard & The Lizard Wizard.
Dieci tracce dalle atmosfere vintage potenti, dilatate, misteriche e dense, le cui note malinconiche e allucinogene sprofondano nelle dune sabbiose dei deserti del Darfur e nelle lande soniche mediorientali (Arabian Sand), oscillando attraverso linee caleidoscopiche, affusolate e cariche di incenso che si lasciano trasportare nella navigazione rivelatrice della nostra psiche e nelle insidie tentacolari del kraken, facendosi metafora dell’oscurità dei nostri abissi mentali.
Calamari For Lunch è un’opera riflessiva, nostalgica, colorata e cristallizzata nell’epoca del “flower power” sessantiano: un mantra sciamanico fluido, invisibile ed impalpabile che genera effetti terapeutici e che ripercorre quella curva psichedelica statunitense della beat generation, passando per la sperimentazione di zuppe xenomorfe e cocktail di benzedrina, fino a ricongiungersi alla neo-psichedelia dei giorni nostri.
Membri della band:
Gian Luca Gambardella (Frisco) – basso
Roberto Barlettai (King) – chitarra
Antonio Lepore (Nico) – voce e chitarra
Luca Pesare (Ronnie) – batteria
Alessandro Celandroni (Ink) – chitarra
Tracklist:
1. In The Lounge
2. Shock Jocker
3. Another Day On Earth
4. Arabian Sand
5. Mesmerize
6. Alien Brain Soup
7. Veg & Lips
8. Loser
9. Chocolate
10. Ink
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